lunedì 9 maggio 2016

L'incastro (im)perfetto di Colleen Hoover


Ciao a tutti, lettori. Oggi, dopo tanto tempo, torniamo a parlare di libri. Ultimamente in effetti mi sono molto data alla lettura e ho finito diversi libri. Uno di questi è "L'incastro (in)perfetto" della mia amatissima Hoover, che questa volta non si è dimostrata all'altezza delle aspettative.

Titolo: L'incastro (im)perfetto
Titolo originale: Ugly Love
AutoreColleen Hoover
Casa editrice: Leggereditore
Pagine: 352
Prezzo: € 12.90
Trama: Quando Tate Collins incontra il pilota di linea Miles Archer, sa fin da subito che non potrà trattarsi di amore. A dire il vero, i due non potrebbero nemmeno considerarsi amici, se non fosse che condividono un'innegabile e travolgente attrazione reciproca. Quando scoprono le carte, pensano di aver trovato l'incastro perfetto: lui non cerca l'amore e lei non ha tempo per trovarlo. Cosa c'è di più semplice? L'importante è che Tate si attenga alle uniche due regole che Miles ha imposto: non chiedere mai del passato e non aspettarsi niente dal futuro. Sembra facile, ma non lo è, perché il loro legame si fa sempre più stretto e rispettare i patti per Tate diventa sempre più arduo, fino ad apparirle impossibile. Quella che doveva essere solo una storia di passione travolgente rischia così di trasformarsi in un qualcosa di veramente spiacevole, l'ultima cosa di cui Tate avrebbe bisogno: un amore travagliato e fallimentare.


Voto: 


La mia opinione: Perchè Hoover? Perchè??? Solo... perché? Mi hai stregato con "Forse un giorno" ed ero certa che avrei amato ogni tuo libro, a volte magari meno, ma arrivare a questo punto...
Tate ama Miles. Non si sa come. Lo incontra, all'inizio a mala pena gli piace, però è molto attratta da lui. Poi gli propone di fare sesso senza impegno e nell'arco di dieci righe dal sesso senza impegno tutto è Miles. Così, senza una ragione. Non si può nemmeno dire che ha il cuore nella vagina -come dicono in Grey's anatomy- perché non hanno ancora fatto sesso! E tutto continua così finché lei non si straconvince che lui la ama, nonostante tutte le volte che praticamente lui fa cinque passi indietro quando pensa di aver dimostrato anche solo un minimo di tenere a lei.
Il finale, sempre lieto fine, per una volta vomitavo e non arcobaleni: lei lo perdona, all'istante, non ci sta nemmeno a pensare. Lui l'ha fatta soffrire, l'ha trattata freddamente, lei è stata da schifo tutto il tempo, poi lui va da lei, le dice che la ama ed è tutto perdonato.... 
L'unica parte che mi ha fatto battere il cuore, l'unica parte in cui ho visto l'amore, quello vero, quello che la Hoover sa mettere nei libri che scrive e che ti rapisce e ti coinvolge, è stato nei capitoli di Miles quando lui parla del passato, di sei anni prima, di Rachel. Ed è ridicolo che la storia di Rachel e Miles mi piaccia più di quella di Tate, dato che la protagonista dovrebbe essere lei.
Indubbiamente il libro è più esplicito dei suoi libri precedenti, cosa che credo abbia fatto piacere ai più. Io sono rimasta indifferente: ciò che più apprezzo di questa scrittrice è la capacità di trasmettere emozioni vibranti e vere, che si staccano dalle pagine e sembrano entrarti in circolo. Qui ... vorrei dire ero Miles, ma lui faceva finta di non sentire niente, io invece qui non avevo bisogno di fingere.
In definitiva il romanzo è accettabile, ben lontano dalle mie aspettative, non è brutto né scritto male e si lascia leggere, ma almeno per me rimane sul foglio di carta. Dalla Hoover mi aspetto di più.


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