venerdì 27 dicembre 2013

Lothaire by Kresley Cole


E dopo averlo letto ecco la recensione...


Titolo: Lothaire
Autore: Kresley Cole
Editore: Leggereditore
Collana: Narrativa
Costo: €12
Trama: Guidato dalla sua insaziabile sete di vendetta, Lothaire, il vampiro più spietato del Lore, trama per conquistare la corona dell’Orda in cambio dell’anima della sua nuova e incantevole prigioniera, Elizabeth Peirce. Ma ben presto la giovane umana comincia a tentarlo facendogli perdere la ragione...La vita di Elizabeth è stata un vero inferno, anche prima che una creatura malvagia come lui la rapisse sottraendola al braccio della morte. Anche se Lothaire ha in mente di sacrificarla, il vampiro sembra desiderare il suo tocco, la circonda di lusso e di piacere sensuale. Per cercare di salvare la sua anima, Elizabeth decide di arrendersi con il proprio corpo, e nel frattempo giura a sé stessa di non cedere anche con il proprio cuore. Ma è più difficile di quanto pensi, perché tutto dipende dalla scelta di Lothaire: nel giro di poco tempo dovrà decidere se portare a compimento la sua vendetta millenaria e soccombere alle miserie del suo passato, oppure rischiare tutto pur di avere un futuro d’amore con Elizabeth.L’ultimo, emozionante capitolo di una serie che ha conquistato migliaia di lettrici in tutto il mondo.


Voto:


Recensione: Ho avuto un rapporto di amore/odio per Lothaire (il protagonista, non il libro). Prima di tutto perchè è un persnaoggio abbastanza stronzo da farsi odiare, ma abbastanza divertente da amare. Cavoli quando dice che tutti quelli che gli devono un favore sono convinti che lui gli chiederà il loro primogenito, neanche fosse Tremotino, mi sono piegata in due dalle risate! 
Secondariamente con Elizabeth si comporta profondamente da bastardo.Cioè, parliamone un'attimo: lui la fa rinchiudere nel braccio della morte per cinque anni, minaccia la sua famiglia, la tratta malissimo, la insulta continuamente e alla fine la obbliga a diventare un vampiro, senza contare che non la ascolta mai. Cavoli, all'inizio voleva anche ammazzarla! Cioè quando lei quasi lo decapita, accidentalmente, lui ne fa una tragedia! E sinceramente lei aveva tutto il dannato diritto di decapitarlo! XD
E lei è grandiosa! Non si lascia mai andare alla disperazione, almeno non a lungo e anzi fa di tutto per convincerlo a non ucciderla! Quando alla fine si mettono insieme però mi lascia un pò basita, capisco i suoi timori ma non il fatto che se li tenga per se...
Però quando viene rapita dalle valkirie (Phenix è e sarà per sempre il mio mito!), in particolare da Cara, la sorella di Furie, dimostra di avere carattere la neovampira! Lothare le invia il proprio cuore, che si è strappato dal petto in un momento di follia totale, con un biglietto con scritto che dopo quel cuore lei non metterà i suoi artigli su un'altro e le dice di bruciare all'inferno e lei, dopo un momento di schok e depressione si taglia il dito medio e glielo fa consegnare da Nix. Oddio che ridere! Praticamente diventa il nuovo mito delle valkirie! E' fantastico, semplicemente fantastico. XD
Ovviamente ho adorato Ted (le poche scene in cui è comparso), spero che la Cole faccia un libro solo per lui. E' davvero troppo un tesoro.

mercoledì 25 dicembre 2013

Buon Natale


A tutti voi follower della mia pagina, a voi che siete capitati qui per caso, a voi che ci finirete magari tra qualche giorno, semplicemente, con tutto il cuore, buon natale


martedì 24 dicembre 2013

Kamisama Hajimemashita di Julietta Suzuki



Oggi voglio ossessionarvi con un manga che mi sta ossessionando! XD
Come al solito metto la copertina che mi piace di più! =P

Titolo originale: Kamisama Hajimemashita
Titolo italiano: Kamisama Kiss
Autore: Julietta Suzuki
Editore: Hakusensha
Tankobon: 23 (in corso)
Editore italiana: Star Comics
Trama: Nanami è una normale adolescente con un padre irresponsabile e fissato con il gioco. Dopo l'ennesima perdita e dopo aver contratto un numero esorbitante di debiti, l'uomo decide di fuggire, lasciando la figlia da sola e senza casa. Scoraggiata  e arrabbiata Nanami si ritrova di sera in un parco, incerta su come fare a cavarsela, quando sente chiedere aiuto. Accorrendo in soccorso della voce trova un uomo terrorizzato da un cane, dopo averlo salvato l'uomo le dice di non poter tornare a casa dopo essere stato via tanto a lungo, lei allora lo rimprovera dicendo che dovrebbe tornare nonostante tutto visto che comunque lui la ha una casa e gli racconta brevemente la sua situazione. Alla fine l'uomo la invita ad andare a casa sua al posto suo, dicendo che l'avrebbero accolta come nuova padrona e prima di andarsene le da un bacio sulla fronte e le lascia l'indirizzo a cui recarsi. Una volta arrivata, Nanami, già insicura, pensa per un attimo sia uno scherzo: davanti a lei infatti si erge il tempio della divinità della terra. Sospirando la ragazza si gira per andarsene, ma viene bloccata da alcuni fuochi fatui e scappa rapidamente all'interno del tempio, dove viene quasi aggredita da un demone che la scambia per Mikage, ma si ferma in tempo appena si accorge del suo errore. 
Sorpresa dalla bellezza dello Yukai volpe, la ragazza racconta in breve di aver incontrato Mikage e che è stato lui a mandarla lì. Una volta chiarita la situazione Nanami, non avendo altro posto in cui andare decide di rimanere al tempio sebbene lo trovi malmesso, mentre Tomoe, lo yukai che serviva Mikage, decide invece di lasciare per sempre il suo incarico dicendo che lei non è all'altezza di essere una divinità. 
Quando, dopo aver visto il duro lavoro di Tomoe in quegli anni, la ragazza confessa di essere di fatto solo una normale ragazza umana e decide quindi di andarsene, chiede di poter vedere Tomoe per scusarsi anche con lui di persona. I due servitori del tempio l'accompagnano da Tomoe che se ne sta in panciolle, servito e riverito da Yukai -Gheishe. Quando Nanami lo sente parlare di abbandonare il tempio con un tono indifferente si infuria, rifiutandosi poi di scusarsi e rimproverandolo. Tenta poi di tornare indietro da sola, ma il regno degli Yukai in cui era andata per vedere Tomoe è molto pericoloso per lei che è un'umana dea della terra e finisce infatti per cadere nella trappola di un mostro che vuole divorarla. A quel punto uno dei servitori del tempio va ad implorare Tomoe di aiutarla e quando lui arriva lì la trova appesa ad un albero che sta tentando di scappare. 
Tomoe le dice che la salverà a patto che lei lo supplichi di farlo, Nanami si infuria e per tutta risposta afferra Tomoe per il kimono e lo bacia, suggellando in questo modo il patto che obbliga Tomoe a servirla.

Recensione: La storia non è, siamo sinceri, questo capolavoro di originalità, ma indipendentemente da ciò rimane comunque una storia molto carina. Comica, interessante e romantica, sa essere coinvolgente e grazie all'impronta fantasy mi ha assolutamente conquistato. Ho apprezzato molto anche il tratto, pulito e lineare dell'autrice. L'unica pecca è la lunghezza, 17 volumi "in corso" secondo me è tirarla un po' per le lunghe, anche perché non sembra che con il 18° giungeremo alla fine. Inoltre quando alla fine (nel 16°/17° volume) i due protagonisti si mettono finalmente insieme dopo tanti casini, a cambiare è pochissimo nel loro comportamento. Forse andando avanti le cose miglioreranno, però essendo una storia con una trama molto semplice renderla troppo lunga a mio avviso vuol dire rovinarlo.
Nonostante ciò il manga risulta "fresco" e divertente, piacevole da leggere.

Aggiornamento: è stato annunciato che il manga verrà terminato prossimamente, sebbene non si conosca ancora il numero dei volumi.

lunedì 23 dicembre 2013

Siti di manga

Ultimamente sono andata a cercarmi online qualche manga da leggere visto che in Italia i titoli degni di nota scarseggiano. Così, girovagando tra siti di scanalation sono rimasta a dir poco sorpresa quando ho trovato tanti forum, blog e siti che si occupavano di questo! Ho vagato su ognuno rimanendo sorpresa sia per la quantità di progetti che (in quei siti/forum che permettono di accedere ai progetti) per la qualità del lavoro. Dico davvero, se qualcuno di voi che ora mi sta leggendo ha o fa parte di un gruppo che si occupa di scanalation, ha il mio applauso! Io che in passato ho fatto qualcosina come editing so che non è affatto semplice stare dietro a tutto quel lavoro e solo per passione.
Comunque, dopo la quantità dei progetti e in alcuni casi la qualità del lavoro, a stupirmi è stato il numero di forum che pone condizioni assurde allo scaricamento, e mentre girn giravo per i siti ho, forse un po assurdamente, iniziato a raggrupparli in categorie.
  1. Gli incredibili: quei gruppi che postano settimanalmente o che avendo le raw originali traducano dal giapponese. Sono semplicemente incredibili e hanno tutta la mia ammirazione. 
  2. Gli appassionati: quelli che fanno scanalation perché amano i manga e vogliono davvero farli conoscere in giro, quelli che in pratica lo fanno soprattutto per se stessi e la loro passione. Non riescono a rilasciare capitoli una volta a settimana e non traducano dal giapponese, ma lasciano accessibile il loro lavoro e segretamente sperano che le case editrici comprino i diritti così da avere i manga che tanto hanno amato in bei volumi rilegati.
  3. I seccanti: quelli che ti chiedono di iscriverti al forum e di richiedere mensilmente l'abilitazione per accedere ai manga. Sono un po' seccanti per chi come me se li va a vedere una volta ogni tanto (tipo una volta ogni tre o quattro mesi o anche solo una volta l'anno e ci si mette giusto una sera, magari il giorno dopo è già passata). D'altra parte capisco che si tratta anche di un modo per monitorare il proprio lavoro, e per chi è più costante infondo non chiedono il mondo.
  4. Gli assurdi: i gruppi che rientrano in questa categoria sono quelli che non ti chiedono semplicemente di iscriverti al forum e di richiedere l'abilitazione, ma vogliono che tu partecipi al forum, che tu sia costante, che scriva nelle sezioni, che partecipi alle discussioni. Per chi come me odia i forum e non ci si trova, leggere una richiesta del genere da semplicemente l'orticaria. E sembra anche assurdo, costringere qualcuno a far parte di qualcosa per leggere un manga. Che poi questi scrivono che vogliono far conoscere questo manga, così magari anche le case editrici italiane lo pubblicano... Che è un po' la dimostrazione pratica del fatto di predicare bene e razzolare malissimo! 
  5. Gli idioti (chiedo scusa per essere stata offensiva ma non c'è altro modo di definirli): ci sono dei forum che rendono accessibili i loro manga solo con l'abilitazione, incluso l'elenco dei manga che traducano. Cioè te sai che si occupano di scanalation, ma non di che manga quindi dovresti chiedere l'abilitazione e poi sperare che tra i manga che fanno ce ne sia almeno uno che ti piaccia... Ecco questi mi hanno lasciato basita. Almeno scrivilo, rendi accessibile una pagina con i titoli se non con le immagini... bah =_=
Con questo mio piccolo elenco categorizzante spero di non aver offeso nessuno, apprezzo il lavoro di tutti sia chiaro. Sperò però di aver fatto sorridere qualcuno con la mia mente bacata.
Baci ;)

sabato 21 dicembre 2013

Lothaire by Kresley Cole


O anche come illudersi e rimanerci male da soli...

Titolo:  Lothaire
Autore: Kresley Cole
Collana:  Narrativa
Costo: €12.00

Disponibile in libreria dal 23 gennaio 2014 e in ebook già presente a € 3,99 ( prezzo promozionale fino al 6 gennaio - poi €6.99)
Trama: Guidato dalla sua insaziabile sete di vendetta, Lothaire, il vampiro più spietato del Lore, trama per conquistare la corona dell’Orda in cambio dell’anima della sua nuova e incantevole prigioniera, Elizabeth Peirce. Ma ben presto la giovane umana comincia a tentarlo facendogli perdere la ragione...La vita di Elizabeth è stata un vero inferno, anche prima che una creatura malvagia come lui la rapisse sottraendola al braccio della morte. Anche se Lothaire ha in mente di sacrificarla, il vampiro sembra desiderare il suo tocco, la circonda di lusso e di piacere sensuale. Per cercare di salvare la sua anima, Elizabeth decide di arrendersi con il proprio corpo, e nel frattempo giura a sé stessa di non cedere anche con il proprio cuore. Ma è più difficile di quanto pensi, perché tutto dipende dalla scelta di Lothaire: nel giro di poco tempo dovrà decidere se portare a compimento la sua vendetta millenaria e soccombere alle miserie del suo passato, oppure rischiare tutto pur di avere un futuro d’amore con Elizabeth.
L’ultimo, emozionante capitolo di una serie che ha conquistato migliaia di lettrici in tutto il mondo.


Ora , vorrei chiarire un attimo la mia premessa. Non è che la trama mi dispiaccia o simile solo che dopo l'ultimo romanzo della Cole sono fioccate le ipotesi. Chi è la sposa di Lothaire è diventato un argomento di discussione quasi tra me e la mia migliore amica. 
Inizialmente entrambe abbiamo ipotizzato fosse Nix (la nostra valchiria veggente millenaria, talmente fuori di testa che persino un cocainomane c'è di più, ma va bene, noi la adoriamo per quello). Poi però, vista la sua attuale ed intensa storia di codipendenza con il pipistrello (scherzo) abbiamo cestinato l'idea. In realtà a farmi pensare che potesse essere qualcun'altro è un accenno alla prigionia che Lothaire fa mentre parla con lei o con qualcun'altro, non ricordo bene. Il che sinceramente mi ha fatto nascere un'altra ipotesi valchiresca... penso ci arriverete anche voi. Chi è l'unica Valchiria che sappiamo per certo sia segregata da qualche parte? Ma Furie ovviamente. E si tratterebbe di un casino assurdo se fosse furie. Ma io pensavo (ero stranamente sicura anche se ora non ricordo perchè), che la Sposa di Lothaire fosse una valchiria e di conseguenza il nome che zompettava nella mia mente era uno: Furie...
Invece mi sono ritrovata a leggere questa trama... e a rileggerla... e a guardare sul blog per vedere che non ci fossero errori nei nomi... e a rileggerla.... Infine davanti all'ineluttabile verità mi sono arresa...  Insomma, ci sono rimasta malissimo =_=

venerdì 20 dicembre 2013

Trenitalia

I ritardi dei mezzi di trasporto pubblico, treni in particolare, hanno tanto in comune con le fenici: sono leggendari! Tuttavia, al contrario di queste ultime, che proprio non esistono, essi sono molto concreti, incredibilmente irritanti e causano non pochi problemi, sopratutto a chi ha coincidenze con autobus o altri treni da prendere. 
Tuttavia capita quella mattina: quell'unica, rarissima, mattina in cui non c'è sciopero, non ci sono casini e i treni sono in orario. Dentro di voi, guardando il tabellone o lo schermo con gli orari di arrivo, gioite. Trenitalia, pensate, per oggi non ha fatto casini. I poveri illusi che lo pensano non sanno che è troppo presto per parlare!
A riprova di ciò vi dico che stamattina era "la mattina", quella con i treni in orario. Quella che capita forse una o due volte l'anno sulla mia tratta ferroviaria. Ero così incredula che ho mandato un messaggio a una mia amica per dirglielo. Niente casini... waw. Forse di lì a poco si sarebbe messo a nevicare. Di più, i fiocchi di neve sarebbero stati di zucchero filato (un sogno che avevo da bambina). Ma trenitalia, forse temendo di intaccare un minimo la sua cattiva fama è in agguato: il disastro si preannuncia già, si sente nella saturazione dell'aria. E io, che me ne sto seduta buona buona a leggere un libro ne assisto in prima persona: un insegnante che era lì con una scolaresca arriva indignato dal controllore per dirgli che ha fatto ripartire il treno senza dare il tempo ai ragazzi di salire. Quindi lui era sul treno, i ragazzi di cui era responsabile erano rimasti in stazione a Pescia. E mentre l'uomo protestava con il controllore per il casino che aveva fatto, per la mancanza di una carrozza riservata che aveva prenotato, per la situazione in generale in cui si trovava e invocava l'intervento dei carabinieri (che comunque non avrebbero potuto fare niente) dentro la mia testa una vocina ha detto: ah, ora torna! 
A onor del vero c'è da dire che, se gli premeva tanto arrivare decentemente a Pisa poteva far alzare i ragazzi presto e andare a prendere il treno diretto per Pisa delle 7:20, dove ci sono molte meno persone,e sopratutto molti meno studenti delle superiori, e sarebbe stato molto più difficile per il controllore confondersi. Dal treno delle 8:15 scendono tutti i ragazzi che vengono a scuola a Pescia, perciò è più che comprensibile che il controllore abbia fatto ripartire il treno pensando non ci fossero problemi. La mancanza di una carrozza riservata invece è tutt'altra questione. 
Io ODIO le scolaresche: riempiono il treno di ragazzi ciarlanti che fanno un casino assurdo, parlano a voce troppo alta, fanno scherzi, urlano... Sebbene questi comportamenti siano più che comprensibili, sono, per chi la mattina a voglia di pace, una seccatura immensa! La mattina alle 8 secondo me chiunque urli senza un buon motivo o faccia casino dovrebbe beccarsi una secchiata d'acqua gelida! Ancor di più in uno spazio ristretto come quello di un vagone del treno. 
Faccio inoltre notare che i treni che girano intorno alle 8 sono sempre strapieni, per via dei pendolari, quindi quando viene prenotata una carrozza al treno VA AGGIUNTA una carrozza. Altrimenti la gente finisce stipata, in piedi e a volte senza riuscire quasi a muoversi.
Il che mi ricorda una cosa che trenitalia dovrebbe fare per il Lucca Comics & Games, e cioè aggiungere corse! Magari una alle 7:50 (mi riferisco all'orario del treno che passa a Pescia) e una verso le 11 in cui di solito di treni non ne passano. Lo dico perchè solitamente i treni sono così pieni che a volte semplicemente sei costretto a startene in piedi. Il controllore di solito semplicemente rinuncia a guardare i biglietti perchè c'è talmente tanta gente ed è talmente stipata che è fisicamente impossibile che riesca a superare i blocchi di persone per arrivare a chiedere il biglietto. Tra l'altro in stazione dicono sempre che ci sono "treni speciali". Sinceramente io questi treni non li ho mai visti, né prendendo quello delle 7:20 né prendendo quello delle 8:15. I treni sono quelli di sempre e ci sono agli orari di sempre. Dicano pure quel che vogliono, io ho fatto la pendolare per Lucca quest'anno e lo posso affermare con certezza: la mattina non c'è nessunissima differenza nei treni che ci sono, a parte la quantità di gente. E qui faccio presente una cosa, per chi forse viene al Lucca comics e leggerà questo commento. Ci sono 5 biglietterie, portatevi una vecchia mappa e andate a cercarne una DENTRO le mura. E' solo un consiglio spassionato di chi tutti gli anni si fa un massimo di 10 minuti di coda. Non ha senso farsi 40 minuti di fila per fare il biglietto alla biglietteria accanto alla stazione, tanto il Lucca comics è dentro le mura, non fuori.

giovedì 19 dicembre 2013

L'amore è il mio incantesimo di Lisa Kleypas


Per concludere la serie, ecco a voi la recensione del quarto libro della serie Fridey Harbor. La serie, per ora composta da quattro volumi, si è rivelata davvero molto carina. Gli altri volumi della serie sono:



  • Come finiscono le favole,
  • Una piccola magia
  • Sogni sull'acqua


  • Titolo italiano: L'amore è il mio incantesimo.
    Titolo inglese: Cristal Cove
    Autore: Lisa Kleypas
    Edito da: Oscar mondadori
    Pubblicato: Ottobre 2013
    Pagine: 319
    Prezzo: € 9.90
    Trama: Cresciuta con una madre inquieta e vagabonda, Justine Hoffman desidera una sola cosa: una vita stabile, tranquilla, persino prevedibile. Quella che è riuscita infine a costruirsi a Friday Harbor, dove gestisce un piccolo B&B. Ma c'è ancora qualcosa che manca nella sua esistenza: l'amore. E dopo anni di inutili attese, è decisa a tutto pur di cambiare il suo destino di solitudine. Ma non sarà facile: come nelle favole, infatti, qualcuno ha gettato un incantesimo su Justine alla sua nascita, condannandola a non trovare mai l'anima gemella. Quando incontra il misterioso Jason Black, Justine dà inavvertitamente il via a una tempesta di desideri e passioni pericolose che rischia di minacciare tutto quanto ha di più caro. Perché anche Jason custodisce dei segreti, e vuole da Justine ciò che il fato non ha previsto...

    Voto:

    Parere personale: Al contrario delle altre devo dire che la copertina italiana di questo libro non mi piaceva molto. 
    Parlando della storia invece la prima cosa che mi viene da dire è: finalmente una strega! Anche se avrei preferito fosse più felice di quello che era. Non mi è piaciuta per niente la storia della "maledizione della strega", insomma, per una volta che si parla di streghe perchè mettere in gioco questa cosa tragica? Per il resto il libro è davvero, davvero, davvero carinissimo! Carine le magie, le pozioni e i poteri (incontrollati) di Justine. Mi ha lasciata un pò basita il personaggio di Jason, che non so come interpretare. Il più delle volte mi sembrava freddo, non facevo in tempo a convincermi di questo che già diventava focoso. Non si capisce bene quando o come si innamori, il più delle volte non riuscivo nemmeno a capire se provasse effettivamente dei sentimenti, mi sembrava quasi apatico... A parte questo ho AMATO questo libro. Perfetto anche per Halloween (sempre di streghe si parla!)

    Una piccola magia di Lisa Kleypas


    Continuiamo a parlare della della serie Fridey Harbor, che è un amore, e oggi parliamo del secondo libro. Della serie fanno parte:



    Titolo italiano: Una piccola magia.
    Titolo inglese: Rainshadow Road
    Autore: Lisa Kleypas
    Edito da: Oscar mondadori
    Data di pubblicazione: Maggio 2012
    Pagine: 331
    Prezzo: € 9.90
    Trama: Lucy Marrin è un esperta vetraia, in grado di fare letteralmente magie con il vetro. Dopo aver lasciato il fidanzato Kevin, quanto questo l'ha tradita con la sorella minore, Lucy ci trasferisce a vivere in un hotel di proprietà di due care amiche: Zoe e Justin. 
    Spinto dall'amico Kevin, che vuole solo ritrovare un po' di pace, Sam Nolan invita Lucy a uscire per tenerla occupata. Tra i due tuttavia nasce qualcosa e sebbene le premesse non siano delle migliori sarà poi proprio Sam a prendersi cura di Lucy quando questa avrà un incidente e finirà per rompersi una gamba. 
    Tra i due ovviamente sboccerà l'amore, ma questo amore così nuovo sarà in grado si sopravvivere alle tempeste in arrivo? 
    Voto:

    Parere personale:
    Devo dire che quello che ho amato molto di questa storia è che, al contrario dei romanzi che girano ora, i due protagonisti non sviluppano un rapporto morboso in stile co-dipendenza. Non fanno cose eclatanti, non sono estremi. Ho apprezzato molto questa cosa, anche se alla fine la storia mi è sembrata tirata decisamente troppo per le lunghe.
    La parte "magica" in questo romanzo è molto più marcata di quello precedente, la protagonista che ha un affinità particolare con il vetro è in grado di operare vere e proprie magie: ci sono pezzi di vetro che si trasformano in farfalle o che si animano diventando pipistrelli, e una vetrata a forma di albero che fiorisce o sfiorisce a seconda del clima emotivo della casa. Anche Sam ha un'affinità particolare con le piante, quasi magica. Queste piccole noti, come piccoli tocchi di colore, arrichiscono la storia senza mai stonare, rendendola ancora più bella.
    Un altro piccolo capolavoro degno della Kleypas 

    Sogni sull'acqua di Lisa Kleypas


    Torniamo a parlare di un libro della Kleypas e in particolare di uno che mi è piaciuto molto: si tratta del terzo libro della serie Fridey Harbor, per ora composta da:
    Titolo italiano: Sogni sull'acqua.
    Titolo inglese: Dream Lake
    Autore: Lisa Kleypas
    Edito da: Oscar mondadori
    Pubblicato: Maggio 2013
    Pagine: 335
    Prezzo: € 9.90
    Trama: Alex Nolan, fratello minore di Sam e Mark, vive a Friday Harbor. Cinico e disilluso, prossimo all'alcolismo, Alex sembra aver rinunciato ad ogni possibilità di avere un futuro felice, chiudendo il suo cuore al mando intero. Finchè un giorno non fa irruzione nella sua vita un fantasma. Inizialmente Alex si ritirne preda di allucinazioni dovute all'alcol, salvo poi scoprire che il suddetto fantasma è reale e ha tutte le intenzioni di non lasciarlo in pace! 
    Zoe Hoffman è una cuoca incredibile, oltre che un'inguaribile romantica e una persona estremamente positiva. Nonostante la vita non sia stata clemente con lei, Zoe ha un animo incredibilmente buono e altruista e vive la sia vita in tranquillità. Tuttavia, un giorno, una serie di circostanze la porteranno a dover interagire con Alex ....

    Voto:

    Parere personale: Mi è piaciuto moltissimo sia la storia tra il fantasma e Alex, che finiranno ovviamente per diventare amici, sia la storia tra Alex e Zoe. Ancor di più ho amato la storia tra il fantasma e la nonna di Zoe. Ho trovato splendido soprattutto il fatto che l'autrice abbia creato nella storia una sorta di asse temporale che attraversa tutti e due i libri precedenti. Il fantasma infatti appare ad Alex quando ancora Mark vive con Sam, ma ovviamente, essendo visibile solo ad Alex gli altri due non sono capaci di vederlo. Rimane con lui mentre ristruttura la casa, anche nel periodo in cui Lucy abita da loro. 
    Ho apprezzato l'intreccio del passato del fantasma con la vita attuale di Alex, e come sempre ho amato l'ironia presente in tutto il libro.
    La Kleypas in questo libro sembra aver sviluppato un po' più fiducia nelle sue capacità di scrittrice fantasy, pur rimanendo principalmente attaccata al filone romance. Spero di leggere presto anche altre cose con questa "impronta".

    Sezione Film

    Dopo lunga e attenta riflessione (i cinque minuti che intercorrono tra scendere dall'autobus e arrivare in studio) ho prontamente deciso di aprire una nuova sezione dedicata ai film.
    Prima di tutto ci tengo a specificare una cosa: io sono un'amante dei film, oltre che di telefilm, libri e manga. Perciò quando le recensioni dei film hanno iniziato ad accavallarsi a quelle dei libri, visto la presenza dei primi tratti dai grandi successi editoriali degli ultimi anni, ho semplicemente deciso di creare questa sezione, nella quale saranno disponibili già da ora recensioni di alcuni film tratti dai libri (perchè già presenti nella recensione dei libri stessi).

    Hunger Games di Suzanne Collins


    Quando anni fa uscì il libro Hunger Games io ero ancora nel periodo amore/ossessione cieco/a per la serie della Meyer (Twilight), perciò prestai davvero poca attenzione. La trama non mi attirava, le premesse sembravano atroci, come poteva piacere una storia simile? Quando apparve il film la domanda rimase immutata. In effetti c'è chi  mi ha detto che una storia simile non è adatta ai minori: scene troppo violente, truculente, orribili e raccapriccianti. Ancora di più l'idea di più: l'idea stessa degli Hunger Games, di un reality in cui dei ragazzini sono costretti a massacrarsi a vicenda è abominevole, riproporla in un film può risultare inaccettabile. E' corretto: il libro (e forse anche il film, che io non ho apprezzato molto) ripropone proprio questo. Gli Hunger Games sono una punizione, ma sono inaccettabili e per questo che si scatena la rivolta. 
    Ma partiamo dal libro...

    IL LIBRO

    Hunger Game è un romanzo YA scritto da Suzanne Collins e apparso sul mercato per la prima volta nel 2008. Inizialmente previsto con una tiratura di 200.000 copie, è stato per due volte promosso con altre 50.000 copie. Il successo ottenuto ha fatto si che il libro venisse tradotto in 26 diverse lingue e i diritti di pubblicazione sono stati venduti in più di 40 nazioni. Universalmente lodato da critici, altri autori e dalla stampa, Hunger Games ha ricevuto vari riconoscimenti e premi.
    Il libro è sbarcato in Italia 20 agosto 2009, edito da Mondadori. Momentaneamente è disponibile una ristampa in versione economica.


    Titolo : Hunger Games
    Autore: Suzanne Collins
    Editore: Mondadori
    Collana: Chrysalide
    Costo: 12 euro

    Trama: Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.

    Voto:


    Recensione:  
    Inaspettatamente ho amato questo libro. Dico inaspettatamente perché, come già menzionato, a me inizialmente proprio non ispirava. E come poteva ispirarmi una trama simile? Io sono per i libri leggeri e romantici, questa sembrava una tragedia.
    E in effetti è una tragedia: l'uccisione di 23 ragazzi dai 12 ai 18 anni non può essere vista in altro modo, ma sembra che la città di Capitol City non se ne accorga...
    Ma noi non affrontiamo gli Hunger Games con gli occhi sognanti, indifferenti e egocentrici della gente di Capitol City, bensì con occhi assai più disillusi, concreti, coraggiosi e forti. Noi affrontiamo gli Hunger Games con gli occhi di Katniss Everdee.
    Katniss è una ragazzina che è dovuta crescere in fretta; dopo la morte del padre nelle miniere sua madre è caduta in depressione e lei è rimasta l'unica a potersi prendere cura della famiglia. Ha iniziato ad andare a caccia e a pesca come le aveva insegnato il padre. Ha imparato a riconoscere le piante commestibili, quelle curative e quelle velenose. Insomma, la ragazza che ci si presenta davanti agli occhi è una ragazza in gamba, una sopravvissuta che si prende cura della famiglia come dovrebbe fare la madre e che ama immensamente la sorella minore Primrose, e tiene tantissimo al suo migliore amico Gale. 
    Ora voglio chiarire un punto: Katniss all'inizio del libro non è attratta da Gale, nonostante pensi che forse dovrebbe esserlo. La sua visione del mondo in un certo senso è un po' quella di un ragazzino (maschio): non è interessata all'amore, ai ragazzi, ai baci o ai vestiti. Le piace solo andare a caccia e passare il tempo nei boschi. Nessun rimpianto per non avere amiche femmine o per non passare il tempo con loro a ridacchiare sui ragazzi della sua classe, quello che le interessa è far sopravvivere la famiglia e nient'altro. Ha una visione squisitamente pratica e in qualche modo essenziale delle cose, non ama particolarmente la gente, non è brava con le parole né a farsi piacere.
    Tuttavia, nel suo distretto, il 12 dove si trovano le miniere, tutti la rispettano e tutti rispettavano suo padre, figura per lei immensamente importante e anche, devo dire, un po' idealizzata (com'è giusto che sia).
    Ma torniamo alla storia: è il giorno della mietitura, una volta l'anno tutti i distretti sono costretti a mandare un ragazzo e una ragazza, tra i 12 e i 18 anni agli Hunger Games. Questi "giochi della fame" portano al distretto, dove il cibo scarseggia, olio e grano e strappano via la vita di due bambini. Gli Hunger Games sono un modo per punire i distretti che circa 70 anni a dietro si sono ribellati contro Capitol City, perdendo. Per ricordare questo ogni distretto è costretto ad inviare due "tributi" scelti da un urna il giorno della mietitura. I tributi vengono poi messi in mostra come belle statuine, con una spettacolare campagna pubblicitaria prima di essere gettati in un'arena ad ammazzarsi a vicenda, perchè solo uno può essere il vincitore degli Hunger Games. Il tutto viene mandato in diretta, in tutta Capitol City e in tutti i distretti, come un reality show del massacro.
    A parte il 2, tutti i distretti e in particolare il 12, sanno che vedere il nome dei propri figli uscire dall'urna è come una sentenza di morte. Per questo quando la presentatrice del distretto 12 estrae il nome di Primrose Everdee, Katniss ha due scelte: ho offrirsi come tributo volontario, e andare volontariamente al mattatoio, o lasciar morire la sorella. Lei sceglie la prima e una volta salita sul palco insieme a Peeta (il tributo maschio), viene salutata con una mano alzata con tre ditta aperte e il pollice e il mignolo chiuse: un saluto che viene fatto in segno di rispetto nel 12 ai defunti.
    Katniss parte per Capitol City con Peeta Mellarck, Haymich Abernathy come mentore (ha vinto i precedenti Hunger Games) e si ritrova in un mondo fatto di superficialità e abbondanza, con stravaganze quasi grottesche e molto colorato. Qui viene messa in mostra come un animale da circo (a me la sua entrata in scena sul carro ha fatto quasi ridere perchè ho pensato: l'anno spennata, unta e ora le danno fuoco, tipo pollo allo spiedo) prima di essere gettata nell'arena a morire.
    Ma le cose non vanno proprio esattamente così: Katniss per quanto voglia degli sponsor non è il tipo da sottomettersi e soprattutto è molto, MOLTO, arrabbiata. Scaglia una freccia nella stanza degli strateghi mentre la dovrebbero osservare, si comporta come un maschiaccio e nell'arena... Nell'arena Katniss pensa sopratutto a sopravvivere, ma fa una specie di funerale per Rhue, una bambina sua alleata, si rifiuta di abbandonare Peeta e alla fine, con un gesto estremo riesce e far proclamare entrambi vincitori degli Hunger Games.
    Quello che ho veramente apprezzato di questo libro è questa protagonista così fuori dagli schemi, questa sua visione del mondo terra terra, del tutto priva di idealismo, ma di fatto interessante. I suoi dialoghi con Heymicht (quanto ho riso!).

    Il libro risulta inoltre scritto in modo molto chiaro, semplice e scorrevole (l'ho finito in meno di un giorno), non si dilunga in spiegazioni o descrizioni eccessivamente noiose e al contempo non lascia niente di non spiegato. Si fa leggere che è un piacere. Inoltre è suddiviso in più parti al suo interno, oltre che in capitoli, mostrando quindi una buona struttura. 

    Hunger Games è un libro che è incredibilmente facile apprezzare, ma è anche un monito a mio avviso: in una società benestante dove tutto è spettacolo, bisogna stare attenti a non anestetizzare la propria coscienza altrimenti anche la sofferenza e la  tragedia diventeranno un mezzo di intrattenimento, più di quanto già lo siano.



    IL FILM

    Titolo: The Hunger Games
    Anno di uscita: 2012
    Paese di produzione: USA
    Lingua Originale: Inglese
    Durata: 142 minuti
    Regista:Gary Ross
    Sceneggiatura: Gary Ross, Suzanne Collins, Billy Reys
    Interpreti principali: Jennifer Lawrence, Josh Hucherson, Woody Herrerlson (Haymich Abernathy), Elizabeth Banks (Effie Trinket), Lenny Kreviz (Cinna)

    Uscito nelle sale nell'anno 2012, il film tratto da questo libro ha avuto un enorme successo, arrivando ad incassare al suo esordio 152,5 milioni di dollari solo negli USA, incasso che è stato considerato uno dei miglior esordi registrati da un film non sequel di sempre.

    Devo dire che quando sono andata a vederlo a me è piaciuto il giusto: si, era un film carino ma niente di eccezionale, una cosa passabile. Ben recitato, anche se le scene di Katniss con Peeta mi sembravano un pò false. Solo quando ho letto il libro ho capito che quelle scene DOVEVANO sembrare un pò false, ma non per questo le ho apprezzate di più (o di meno). 
    Alcune cose era impossibile renderle, come alcuni gesti di "ribellione" di Katniss (nel libro lei li vede come un modo per ribellarsi). Per esempio una delle mie scene preferite è quella in cui lei fa il funerale a Rhue, mettendole tutti i fiori attorno. Lì sembra una semplice manifestazione di dolore per una situazione inaccettabile, in realtà nel libro viene specificato che si tratta di un atto di ribellione anche, un modo in cui mostrate a Capitol City che non possono togliere del tutto l'umanità ai tributi. Nel film a mio avviso questo era impossibile da rendere. Sarebbe stato però carino e significativo che arrivasse dal distretto 8 (quello di Rhue) una pagnotta di pane come ringraziamento, come accade nel libro.
    Praticamente impossibile da rendere anche la complessità dei sentimenti della protagonista per Peeta, verso cui ha un debito di gratitudine che per lei è importantissimo saldare. Katniss tiene a Peeta e non vorrebbe fargli del male, ma si trova a dover sopravvivere e paradossalmente a sperare che qualcun'altro lo uccida. Peeta d'altra parte, che lei associa da sempre alla primavera, è innamorato di lei e rende chiaro che ha quel che a Katniss manca: cioè la capacità di analizzare in prospettiva la situazione e i propri sentimenti, tanto che non vuole che gli Hunger Games lo cambino nel profondo. Solo in seguito lei si renderà conto della verità e del peso delle parole che aveva pronunciato Peeta.
    Un'altra cosa che differenzia il libro dal film è che alcuni gesti non sono chiari, come il commiato che danno a Katniss al 12 e quello che da lei a Rhue. 

    Appare invece apprezzabile, nonchè necessaria, la visione a tutto tondo che danno nel film, in cui però si perde ciò che ho più amato del libro: il punto di vista della protagonista.
    Un'altra cosa per cui fare i complimenti sono le scenografie, davvero ben fatte e accurate, e i costumi. Un applauso andrebbe fatto a costumisti e truccatori, che hanno dovuto occuparsi di vestire e truccare gli eccentrici personaggi di Capitol City, prima fra tutti Effie Trimket, un'irriconoscibile Elizabeth Banks!
    Un applauso anche alla bravura degli attori, tra cui la Lawrence, che appare incredibilmente brava nel dare corpo e voce a Katniss, mostrando confusione, rabbia e voglia di ribellione. 

    Insomma è un film che io non ho particolarmente apprezzato ma che si fa apprezzare!

    venerdì 13 dicembre 2013

    Regali di natale economici by Miki ;)

    Orrere e raccapriccio! Siamo in quei momenti! Quei monti in cui devi trovare dei regali di natale e hai pochi soldi... allora che fai??? Se sei come le altre persone ripieghi sui soliti regali, se sei come me punti all'originalità...economica. Cosa non semplice, infatti le parole originale e economico sono difficili da inserire nella stessa frase a meno che tu non ponga la domanda "Avete qualcosa di originale ed economico?". 
    Ecco qui bisogna anche sottolineare il significato di economico: per me economico è qualcosa che difficilmente supera i 10 euro. Per alcuni siti e blog che ho trovato su internet, digitando "regali economici per natale" su google, economico è una borsa dorata da 120 euro, per me si tratta di qualcosa che non riuscirei nemmeno a comprarmi per me stessa, figuriamoci a regalarlo. 
    Con un baget ridotto quindi cosa regalare? Per chi come me ha le mani tra i capelli pensando di iniziare a strapparli a ciocche, trattenetevi! Ci sono cose carine e poco costose in giro e basta cercare bene!
    Tra queste cose carini e poco costose, ci tengo a farlo notare, ci sono molti libri in edizione economica!
    Per cui mi permetto di consigliare un paio di titoli non troppo costosi:


    La principessa che credeva nelle favole. Come liberarsi dal principe azzurro. 
    di Marcia Grand Powers
    Editore Piemme
    Genere: favola, riflessivo
    Costo 8,90 euro
    Trama: Ecco la storia di una principessa che trova il suo principe azzurro ma che scopre, come accade a milioni di donne, che non è tutto azzurro ciò che somiglia al cielo, e che nessun dolore è più atroce di quello inflitto dalla persona amata. Marcia Grad, con il suo piccolo best-seller, ha aiutato migliaia di donne a liberarsi di rapporti non autentici, con uomini che non piacevano loro per ciò che erano, ma per quello che esse volevano o avevano bisogno che fossero. È ciò che accade a Victoria, la principessa che credeva nelle favole. Ma una serie di avventure in luoghi fantastici in compagnia di personaggi spiritosi e saccenti la porterà, insieme alle lettrici, a distinguere i sogni dalla realtà, a scoprire cosa sia veramente l'amore.

    Come finiscono le favole
    Lisa Kleypas
    Mondadori
    Genere: commedia romantica
    Costo: 9,90
    Trama:Mark Nolan sa benissimo come godersi la sua vita da scapolo; quello che non sa è come comportarsi con la nipotina Holly, sei anni, rimasta orfana dopo la morte della mamma, che gliel'ha affidata nel testamento. Per il trauma Holly ha smesso di parlare e Mark, già impacciato con i bambini, non sa proprio come comunicare con lei. Sua sorella gli ha scritto: "Amala. Il resto verrà da sé". Come se fosse facile... Forse, un giocattolo può ridare il sorriso a Holly. Così Mark entra nel negozio di Maggie Conroy, che ha da poco perduto il marito, e qualcosa di magico accade...

    L'ultima lezione. La vita spiegata da un'uomo che muore
    Rendy Pausch, Jeffry Zaslow
    BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
    Genere: autobiografia
    Costo 9,90
    Trama: Nel settembre del 2OO6 Randy Pausch è un brillante professore di informatica della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, in Pennsylvania. Ha una moglie, tre bambini e ama appassionatamente il suo lavoro, i suoi colleghi, i suoi studenti. E allora che i medici gli diagnosticano un cancro del pancreas in stadio ormai avanzato. Un anno dopo, il 18 settembre del 2007, Pausch tiene la sua ultima lezione pubblica, la "Last Lecture", davanti a un pubblico di quattrocento persone, lasciando ad amici e colleghi il suo ultimo messaggio: "Realizzate i vostri sogni d'infanzia". Con coraggio e ironia, Pausch ripercorre le tappe della sua esperienza partendo dalla lista dei desideri di quando aveva otto anni, e mentre racconta il destino (e l'importanza) di quei sogni, il suo discorso di congedo si trasforma nella testimonianza straordinaria di una vita resa unica dall'intensità con la quale è stata vissuta.

    Una scommessa per amore
    by Jennifer Crusie
    Editore: Fanucci
    Genere: commedia romantica, comico
    Costo: €5
    Trama: Minerva Dobbs ha un piano per ogni evenienza, perfino per le nozze della sorella. La sua missione è perdere i chili di troppo e trovare un accompagnatore che la faccia ben figurare nel ruolo di damigella d'onore. Come se la rinuncia ai carboidrati non fosse già abbastanza dolorosa, l'uomo che Min aveva accuratamente selezionato per il matrimonio decide di mollarla a tre settimane dall'evento, sguinzagliando poi sulle sue tracce il donnaiolo professionista Calvin Morrisey. Per vincere una scommessa, l'affascinante sconosciuto dovrà persuadere Min a concedersi a lui entro un mese. Ma quando lei viene a sapere del complotto ordito ai suoi danni, decide di prendere le dovute distanze... Ma la sua vita non finisce qui e dovrà presto vedersela con un ex infinitamente geloso, uno psicoterapeuta testardo, un gatto estremamente astuto e la proposta più pericolosa di quanto mai avesse potuto immaginare: il vero amore.

    Poi ovviamente abbiamo altri possibili regali, io per ora ne ho sbirciati alcuni:


    Orecchini chandelier con foglie a cuore e perline
    by Accessorize
    costo € 7,90

    Li ho trovati guardando online sul sito Accesorize, tutto sta nel vedere se ci sono anche in negozio. Se ci sono come regalo è carino e semplice, non troppo costoso, giusto un pensierino, ma di effetto!




    Da bottega verde: 
    Bagnodoccia al profumo di Pan di Spezie (250 ml) 
    €6.99

    Latte per il corpo al profumo di Pan di Spezie (200 ml)
    €9.99

    Crema mani al profumo di Pan di Spezie (75 ml) 
    €9.99

    Questi sono i prodotti singoli con i prezzi, ovviamente ci sono anche le confezioni regalo. Per saperne di più fate un salto sul sito di Bottega Verde, sul quale i prodotti sono presenti scontati (io ho messo il prezzo originale^^!).


    Da Oviesse :

    Set di 4 pennelli doppi
    € 6.99

    Smalto Shaka
    € 1.99

    Oviesse offre un assortimento di make-up molto carino e conveniente. Oltre a questi ci sono tanti altri prodotti carini da poter usare per fare regalini a natale^^!

    Balistiche e Spumanti da bagno by Lush
    I prezzi di questi prodotti variano dai €4 agli €8 a pezzo.
    Solitamente possono essere usati una sola volta e sono rivolti solo a chi ha una vasca da bagno, per questo è meglio informarsi un attimo prima di regalarle perchè chi usa solo la doccia non sa che farsene. Ci sono di tutti i colori e gli odori, per non parlare delle forme!
    Molto buono anche lo Shampoo solido, caratteristico di questa catena di negozi, il cui prezzo però si aggira di solito intorno ai € 7/8. Molto comodo per i viaggi e la saponetta dura davvero a lungo, anche se forse per un regalo può sembrare un pò strano.


    Lima unghie in vetro by Kiko
    €2.50

    Non è davvero solo molto, ma molto carina, ma anche molto efficace, può essere lavata tranquillamente, essendo non porosa evita la formazione di batteri. Un idea regalo deliziosa da farsi in accoppiata con qualche smalto.
    Tuttavia è il caso di avvertire la persona a cui va il regalo che, essendo fatta in vetro, se ti casca di mano rischia di fare una brutta fine.




    Chiavette USB natalizie by Maiworld
    Costo € 9,90

    Sul sito Maiworld sono ordinabili queste pennettine in stile natalizio da 4GB. Ammetto che non sono "grandi", ma compensano in bellezza^^!

    Molto carini, sempre nello stesso sito anche gli ordina-cavi Rabito Cabel Holders, il cui costo è lo stesso delle pennine.


    Poi ovviamente ho pensato a sciarpe e cappelli di lana, ma ho notato che i prodotti più interessanti e originali (almeno per quanto riguarda le sciarpe), li ho trovo sempre in giro alle bancarelle dei mercati.

    domenica 8 dicembre 2013

    Strane tendenze

    Ho recentemente notato che, almeno in Italia, i libri "drammatici" hanno sempre un punteggio altissimo nei pareri dei lettori. Devo dire che è successo puramente per caso, ma semplicemente mentre stavo girucchiando, cercando informazioni sul libro da cui è stato tratto il film "Storia di una ladra di libri", ho visto che quel libro aveva un punteggio altissimo (tutte 4/5 stelline su anobii per lo più). Dopo di che sono andata un'attimo a sbirciare un libro che mi interessava e che mi aveva suggerito una mia amica: "Colpa delle stelle". Volevo solo leggere qualche recensione e ho notato comunque che quasi tutti gli avevano dato cinque stelline(sempre su anobii). Improvvisamente nella mia mente contorta è scattato qualcosa, una sorta di "Click!" che ha fatto nascere una strana idea. "Vuoi vedere che tutti i libri tragici hanno punteggi altissimi?!" mi sono detta nella mia testa. 
    Da qui è nata un'indagine non molto approfondita (io sono per il lieto fine e i libri comici, di tragici ne conosco pochi) e sono andata a vedermi quanto avevano di stelle altri titoli che conoscevo come "Voglio vivere prima di morire", "La custode di mia sorella" e "Io prima di te" e ho scoperto quella che a mio avviso è un allarmante tendenza (o forse sono solo io che l'ho trovata inquietante): alla gente piacciono i libri tristi, quelli che non hanno proprio speranza di finire bene e con una storia tragica da morire. Più le cono sono deprimenti più il numero di stelle aumenta, chi gli da un voto basso raramente commenta, quasi avesse paura di commentare una tragedia, o forse semplicemente non ne ha voglia (io il più delle volte non ne ho voglia, lo ammetto candidamente). 
    Per contro i libri più leggeri e comici non hanno mai grandi punteggi. Ho guardato i miei preferiti: "una scommessa per amore", "il gioco della seduzione", "Come sposare una vampiro milionario"  e "Bastardo numero uno". Sono per lo più libri romantici molto comici, tranne l'ultimo che è un giallo. Incerta che le quattro stelline scarse fossero dovute al fatto che si trattasse di storie d'amore ho controllato anche i libri di Luciana Lettizzetto, ma le stelle rimangono le solite, sempre tre o quattro al libro... 
    Come è possibile? Seriamente, non dico che un libro che parla di una persona (o più di una) che ha il cancro non sia bello, può benissimo essere bellissimo oltre che essere tragico. Ma, quello che mi chiedo, come è possibile che un libro che racconta comicamente una storia d'amore non abbia proprio speranza di esserlo per i lettori?  Eppure i libri tragici piacciono di più. Non riesco a capire proprio come sia possibile, probabilmente anche perchè per me i libri sono un momento di evasione, mi aiutano a rilassarmi, quindi leggere la storia di qualcuno in punto di morte o che sta soffrendo non è in alcun caso qualcosa di rilassante o piacevole. Certo non è che io disdegni o disprezzi questi libri, trovo semplicemente strano che a libri che hanno storie di questo tipo venga dato un punteggio più alto degli altri, tutto qui.