sabato 28 febbraio 2015

The Librarians: RINNOVATA!!!!



Perdonate il ritardo, ero troppo presa da un mucchio di altre cose (libri, serie tv, manga... la vita) per rimanere aggiornata, ma ora posso annunciarlo anch'io: la serie è stata rinnovata! Ebbene si, si suppone in inverno di quest'anno vedremo la seconda stagione di The Librarians! =)
Fan dei bibliotecari più incredibili di questo mondo, gioite ;)

Once Upon A Time: dove eravamo rimasti???


Dove eravamo rimasti? Dato che questo lunedì ricomincerà OUAT, ho pensato fosse una buona idea fare un piccolo riassunto delle vicende della prima parte di questa quarta stagione, specialmente degli episodi finali.

Nuove minacce incombono su Storybrooke: Elsa, regina di Arendelle, sta cercando disperatamente sua sorella, ma ha poco controllo sui suoi poteri e per di più è spaventata. Finisce così per creare dei mostri di ghiaccio che attaccano la popolazione. Intanto Regina è, come noi, incazzata nera con Emma per aver salvato Marian, alla quale auguriamo tutti una fine orribile, perché ci rovina la perfetta Love Story tra la nostra ex cattiva preferita e Robin Hood, il quale inspiegabilmente, continua a campeggiare nella foresta, nonostante a Storybrooke appaia una casa per ogni personaggio. La cosa veramente strana è che comunque apprezziamo Regina quando salva la vita a Marian, nonostante potesse semplicemente lasciarla morire. Questo avverrà più volte e in più modi nel corso di questa prima stagione.
Emma alla fine del primo episodio farà una promessa a Regina: troverà il modo di darle il lieto fine che merita. Sinceramente per quanto io abbia apprezzato moltissimo questa scena dal punto di vista scenografico e semantico (Regina nel buio delle tristezza e della solitudine e Emma avvolta nella luce che tenta di portarle speranza), se fossi stata al posto di Regina avrei volentieri intimato alla Salvatrice di farsi per favore i fatti propri molto lontano da me. Non è per essere cattiva ma la sfiga che porta questa povera ragazza è immensa. E davvero dovrebbe acquisire la capacità di farsi i beneamati fatti suoi. Comunque sia la nostra meravigliosa ex cattiva, che avrà pure perso la felicità, ma non la classe nel vestire, escogita un nuovo piano: trovare coloro che hanno scritto la storia sul libro della fiabe di Hanry (in cui tutto ciò che è scritto si avvera) e obbligarli a darle il suo lieto fine.

Intanto Belle e Rumple ci regalano una meravigliosa scena in stile Disney, ballando nella biblioteca di una bellissima casa apparsa improvvisamente e di cui nessuno sa chi sia il proprietario e indossando i vestiti che indossano nel cartone animato. E' in quella casa che loro due passeranno la luna di miele (decisione di Belle) ed è in quella casa che Rumple decide definitivamente di non dare il vero pugnale a Belle dopo aver trovato un cappello magico, mostrando di tornare nella schiera dei "cattivi" (sono sempre i piccoli passi che fregano!) e rovinandoci così un lieto fine per cui avevamo disperatamente tifato (maledetto coccodrillo del cavolo!).

Il giorno dopo Elsa circonda la città con un muro di ghiaccio invalicabile e quando Emma va a parlarle rimane rinchiusa all'interno con lei. Grazie al cielo alla fine la regina di Arendelle riuscirà a riacquistare grazie a David quel tanto di controllo che le permetterà di liberare Emma e di assistere a qualche scena molto dolce tra lei e Hook. I Charming promettono a Elsa che l'aiuteranno a trovare Anna, che si rivelerà essere anche un'amica dello stesso David al quale tra l'altro lui deve molto.  La barriera non ha dunque più ragione di esistere, ma Elsa non riesce a farla sparire perchè la magia della Snow Queen, la vera cattiva, la ostacola. 
Intanto Regina dà il via insieme a Henry, che proprio non ne vuole sapere di abbandonare la madre in questo momento di difficoltà e che riesce con non poche difficoltà ad abbattere le barriere da lei create, all'operazione Mangusta per scoprire chi ha scritto il famigerato libro delle favole. Per farlo, con la scusa di conoscere suo nonno e imparare ad usare la magia, va a lavorare nel negozio di Rumple.

Alcuni giorni dopo, tanto per alleggerire la situazione, durante una riunione indetta da Mary Margaret, nuovo sindaco della città, Marian cade vittima di un incantesimo che la congela. A crearlo è stata la Snow Queen, che sotto le mentite spoglie di una mite gelataia le ha fatto assaggiare per l'appunto del gelato. La cosa strana è che la donna non aveva davvero nessuna ragione per colpire Marin... forse stava sulle bocce anche a lei, chissà... Le speranze che questo personaggio (Marian) si tolga di mezzo però spariscono quando Regina viene chiamata in aiuto e per la seconda volta la slava, strappandole il cuore così che esso non si congeli (io inizierei a pensare di farla un'attimo santa questa donna).

Successivamente Emma ha finalmente il suo primo appuntamento con Killian, ma per l'occasione il capitano sembra aver ritrovato la mano, letteralmente. Infatti Killian, ricattando Ruple, si fa rimettere a posto la mano "rinunciando" felicemente al suo uncino. Sembra però che ci sia un piccolo problema, e non si tratta di David, che da bravo padre è alquanto preoccupato che il bel capitano metta le sue manacce su sua figlia, specialmente ora che ne ha due! E non si tratta nemmeno del vestito di Emma, preso in prestito dal vecchio set di "Sabrina, vita da strega" (ma nella prima stagione sbaglio o si vestiva decentemente?). No, il problema è la mano di Killian che sembra dotata di volontà propria e lo spinge a comportarsi violentamene, ad esempio a picchiare il fante, forse di ritorno da Wonderland. Alla fine dell'episodio scopriremo però che non è affatto vero che la mano di Killian è malvagia e, dopo che il capitano lo ha aiutato ad uccidere un uomo, Gold ha modo di ricattarlo e costringerlo a fare tutto quello che vuole.

Nell'episodio successivo la Snow Queen riesce a rubare, con uno stratagemma, lo specchio di Regina e ad usarlo per rimettere a posto un'altro specchio che nell'episodio non sappiamo con esattezza a cosa serva. Intanto Emma trova in una vecchia videocassetta una ripresa della Snow Queen fatta quando era lei era una ragazzina e viveva in un orfanotrofio. Il legame tra lei e la Snow Queen è ormai certo, ma perchè Emma proprio non riesce a ricordarla?

Nell'episodio successivo scopriamo che David non è stato l'unico ad essere aiutato da Anna: infatti anche Belle aveva incontrato la ragazze ed era stata aiutata da lei. Sentendosi in colpa per non aver confessato la verità e per non essere riuscita ad aiutare Anna in passato, la ragazza decide di agire ora e usa il pugnale (quello finto) per costringere il marito a darle una mano. Purtroppo riesce solo a scoprire che lo specchio della Snow Queen, nonché zia di Anna e Elsa, rende le persone malvagie. Si scuserà poi con il marito per il suo comportamento dicendogli che non avrà mai più segreti con lui, anche perchè lui non ha segreti con lei (e se fossi stata Rumple qui mi sarei sentita un grandissimo pezzo di m...). 

Successivamente Emma riuscirà, grazie ad un incantesimo, ad imprigionare Ingrid (la Snow Queen), la quale però ha in realtà un piano: far perdere il controllo dei propri poteri ad Emma. Ingrid infatti vuole che Emma e Elsa sostituiscano le sue sorelle, in quanto essendo come lei (cioè dotate di poteri magici, ma cresciute in famiglie prive di magia) sono la sua famiglia. Emma perde effettivamente il controllo dei suoi poteri e dopo essersi sentita respinta dalle persona che amava (in particolare da Snow) si allontana da tutti sparendo nel nulla. Intanto Regina si è riavvicinata a Robin, convinta però che non potranno comunque stare insieme perchè non c'è nel libro delle favole. Quando Robin viene a sapere che la donna che ama pensa che potrà mai avere un lieto fine si mette ad indagare nella speranza di trovare qualcosa, un legame con il libro, che possa darle speranza.

Nel frattempo Emma si reca da Rumple in cerca di aiuto, lui accetta di aiutarla ma solo per sottrarle i poteri facendola sparire nel cappello magico. I Charming non sanno come aiutarla ed è Regina a spingerli a intervenire per impedire ad Emma di rinunciare ai suoi poteri, sebbene in ritardo. Anche Hook corre dall'amata nel tentativo di fermarla, ma arriva tardi. Elsa infatti, sapendo benissimo come si sente la Salvatrice, accorre in suo aiuto e le insegna come controllare i propri poteri. Così la famiglia Charming torna unita più che mai e Robin trova ciò che stava cercando: una speranza da donare a Regina, un immagine del libro delle favole che li ritrae insieme mentre si baciano. Ma un colpo di scena ci sta bene quindi ai polsi di Emma ed Elsa appaiono due nastri gialli, che legavano prima Ingrid alle sue sorelle, e Gold strappa il cuore a Killian.

Grazie ai nastri che la collegano ad Emma e Elsa, Ingrid è ora in grado di lanciare l'incantesimo che voleva e così la maledizione dei riflessi infranti (era questo il nome? non sono sicurissima) colpisce Storybrooke, proprio poco dopo che Elsa si è riunita ad Anna e Cristoff. Ogni abitante di Storybrooke viene avvertito e vengono presi provvedimenti. I Charming si fanno addirittura rinchiudere in cella (in due celle diverse per l'esattezza) mentre Regina si imprigiona con un incantesimo nella cripta.
Alla fine Emma ed Elsa riescono a liberarsi dei nastri di Ingrid e si dirigono nella sua fortezza di ghiaccio per distruggerla, lì recuperano i ricordi perduti del tempo che aveano passato con la donna, però nessuna delle due riesce a ucciderla. Alla fine a salvare la situazione sarà Anna, un personaggio che ha più fortuna che abilità, raggiungendole con in mano una lettera lasciata dalla loro defunta madre, nella quale la donna ammette che avrebbe dovuto amare la sorella per quello che era e non esserne spaventata. Una volta venuta a conoscenza dei reali sentimenti della sorella, Ingrid torna in se e si rende conto della gravità delle proprie azioni, rinunciando alla sua vita revoca la maledizione.

Tutto è bene quel che finisce bene, Elsa, Anna e Cristoff tornano a casa per celebrare il tanto atteso matrimonio. Marian addirittura, ritornata cosciente, dice a Regina che non si metterà tra lei e Robin. Tutto è a posto,
Eccoci al nostro lieto fine... o almeno è quello che sembra inizialmente, tranne che Rumple non ha mai rinunciato al suo piano e ha la ferma intenzione di uccidere Killian per compierlo. Fortunatamente o sfortunatamente, Belle mentre fa la valigia per partire per una vera luna di miele, trova un vecchio guanto che riaccende in lei vecchi ricordi, questo la spingerà a dubitare del marito e a cercare e trovare il vero pugnale che controlla l'oscuro. Belle ovviamente ferma Rumple dall'uccidere Killian e, in una delle scene più tristi che si siano viste in questo telefilm, Belle butta fuori il marito (che presto diventerà ex) da Storybrooke, bandendolo in un mondo privo di magia (io gli avrei dato anche un paio di veri calci nella palle, oltre che quelli metaforici).
Ma Rumple non è l'unico a lasciare Storybrooke per il nostro mondo: il cuore di Marina infatti conteneva ancora un frammento di ghiaccio che rischia di ucciderla, e così Robin decide di andare con lei nel mondo umano lasciando Regina, che dopo aver fatto la cosa giusta si sente ovviamente da schifo (e chi può darle torto, anch'io vedendo l'episodio mi sentivo uno schifo). Emma le propone una bevuta per riprendersi, ma a darle speranza sarà Henry che trova nella casa sul lago una stanza piena di libri della favole con le pagine bianche. Venuta a conoscenza dell'operazione Mangusta, Emma decide di aiutarli e ammettiamolo, l'immagine di Regina che sorride ti entra nel cuore.

Sei settimane dopo Rumple rintraccia Ursula e le propone di unirsi a lui per costringere gli Autori ha dare anche a loro un lieto fine..

E ora...


martedì 24 febbraio 2015

Shadowhunters - The Mortal Instruments di Cassandra Clare


"Il vostro è quel genere di amore che può ridurre in cenere il mondo o innalzarlo alla gloria."

Era il lontano 2007 quando nelle librerie apparve per la prima volta il libro "Shadowhunter- città di ossa". Ero già una lettrice accanita, ma ancora non ero selettiva con gli autori e gli editori. Fu così che ad occhi chiusi comprai il libro della Clare, un'autrice di cui non avevo mai sentito parlare. La trama mi ispirava, la copertina era accattivante e a una prima occhiata lo stile di scrittura sembrava andarmi a genio. Lo comprai senza troppi pensieri, senza neppure cercare notizie su internet perchè: a)non c'era internet nei cellulari allora (almeno non nel mio) e b) non avevo ancora scoperto anobii, quindi non avevo accesso a recensioni di alcun genere nemmeno a casa. Fu un po' un salto nel vuoto... non è forse così però che si trovano le letture migliori?

La serie Shadowhunter, composta di ben sei volumi (e sembra se ne aggiungeranno altri a breve) ha avuto moltissimo successo. Inizialmente si parlava di trilogia, e infatti l'ultimo libro di questa "prima" serie chiude già degnamente la storia.
I libri che compongono la... chiamiamiamola prima parte sono:





  • Shadowhunter - Città di ossa
  • Shadowhunter - Città di cenere
  • Shadowhunter - Città di vetro

  • La storia che narrano è quella di Clare, normale adolescente che scopre l'esistenza del mondo invisibile di cui fanno parte demoni, vampiri, stregoni e licantropi. A seguito di vari eventi la ragazza scopre di essere una Nephilim, una cacciatrice di demoni, e grazie all'aiuto di altri cacciatori  riuscirà a fronteggiare situazioni sempre più pericolose, nel disperato tentativo di salvare la madre entrata misteriosamente in coma e di scoprire la verità su se stessa. Ad affiancarla ci saranno: Jace, un cacciatore autodistruttivo di cui la ragazza s'innamorerà; Simon, il suo migliore amico, un normale essere umano che sarà poi trasformato in vampiro; Isabelle, sorellastra di Jace e anch'essa cacciatrice; e Alex, fratello maggiore di Isabelle e parabatai di Jace, nonché inizialmente innamorato di quest'ultimo. Altri personaggi di contorno, come Luke, capo dei licantropi di New York che per Clary è praticamente un padre, o il carismatico e divertente stregone Magnus Bane, si affiancheranno a loro nella lotta contro Valentine, deciso a servirsi dei demoni per dominare gli shadowhunter e sterminare i nascosti.

    Questa è la trama dei primi tre libri, che si concludono in modo più che soddisfacente. La Clare però ha voluto proseguire e io non posso fargliene una colpa. Ero tentata all'inizio, anche perché non ero sicura che la decisione di proseguire con la serie non fosse dovuta a ragioni puramente economiche: nel 2010 infatti sono stati acquistati i diritti cinematografici dei libri. Per questo quando nel 2011 uscì "La città degli angeli caduti" non comprai immediatamente il libro. Aspettai. Temevo in cuor mio che la Clare avesse rovinato i libri, continuandoli solo per avere più incassi grazie al film che sarebbe uscito. Temevo mi sarebbero sembrati vuoti, noiosi e privi di quella brillantezza che era presente nei primi tre.
    Il libro però arrivò comunque, avvolto in della carta da regalo. Lo misi in un angolo accanto agli altri della serie, guardandolo un po' preoccupata. Dentro di me non volevo leggerlo, sopratutto perché se non era come gli altri e non riscuoteva successo, in Italia avrebbero interrotto la pubblicazione e io, che già mi ritrovavo sugli scaffali con alcune serie che amavo e che non si sarebbero mai concluse, non volevo aggiungerne un'altra. I libri però uscirono tutti e tre, togliendomi ogni scusa.

    Dopo aver letto i tre libri restanti della saga posso affermare con certezza una cosa: sono stata un'idiota. La Clare sa scrivere, in quel modo brillante e divertente che tanto adoro, e neppure negli ultimi libri perde la sua capacità di commuovere, di far ridere e piangere il lettore, di appassionarlo. Come non apprezzarla? Il tragico è che alla fine del sesto libro, girando l'ultima pagina, ero convinta di trovarmi davanti alla fine, ma poco più in là mi aspettava una sorpresa: infatti la serie non è affatto conclusa! La Clare ha intenzione di pubblicare un altro libro, la lettera delle fate non mente. E ovviamente non si tratterà di un unico libro... Non so nemmeno io se dovrei amare o odiare questa autrice...

    La seconda serie è composta , come già detto, da tre libri:
    • Shadowhunter - Città degli angeli caduti
    • Shadowhunter - Città delle anime perdute
    • Shadowhunter - Città del fuoco celeste
    La serie vede sempre come protagonisti Clary e Jace ma, al contrario della prima, pone molta attenzione anche sui personaggi secondari. Ecco infatti che la Clare dà molto più spazio a Simon di quanto non facesse prima, ai suoi legami famigliari e al suo rapporto con Isabelle e Maia, alla sua crescita personale e al suo essere un vampiro. Anche Magnus e Alec hanno il loro spazio nella storia, non tanto quanto avrei voluto, ma comunque molto più di prima. Magnus appare sempre di più come una figura misteriosa e interessante, oltre che incredibilmente divertente e dolce. Maia poi inizierà a ritagliarsi un piccolo spazio tutto suo nella storia, che aumenterà lentamente fino all'ultimo volume uscito. Nonostante questo la storia non dà per lo più l'impressione di essere dispersiva o frazionata, la Clare non tratta mai troppi personaggi insieme così l'azione non sembra mai dispersiva. In alcuni punti però la storia appare un po' pesante, ad esempio nel terzo libro quando introduce nuovi personaggi.
    Detto questo non anticipo altro, ma invito alla lettura perché a me è piaciuta molto.

    Il film
    Come già sapranno in molti, dal primo libro della saga è stato tratto un film.

    Shadowhunters - città di ossa è un film del 2013, di 130 minuti, diretto da Harald Zwart, che vanta tra il cast attori come Lena Headey e Jonathan Rhys-Meyers, che per il film sono stati tristemente poco sfruttati, anche perchè la trama del libro non richiedeva che brevi comparse per le loro parti... ma andiamo avanti.
    Il film ha avuto una storia che se l'avesse avuta Twilight forse sarei riuscita ad amare la sua trasposizione cinematografica. Infatti (avverto che non sono sicura di aver capito al 100%)chi aveva potere decisionale, suppongo i produttori, ha trovato la sceneggiatura iniziale troppo distante dal libro e ha quindi deciso di farla riscrivere (wikipedia riporta che è stata la Clare a bloccare il tutto, ma nell'articolo da cui nasce questa notizia, nel dicorso riportato della Clare, l'autrice dice "[...]she wanted the script rewritten [...]", riferendosi chiaramente a qualcun'altro, non a se stessa. A meno che assurdamente non parli di se stessa in terza persona). Il risultato: un film fatto molto bene a mio parere, la cui trama e i cui fatti mostrano all'incirca tutti gli avvenimenti essenziali del primo romanzo. Certo, ci sono delle scene che sono trattate diversamente, tanto per dirne una quella dell'hotel Dumort (nel libro solo Jace e Clary andavano all'hotel per riprendere Simon, nel film invece vanno anche Alec e Isabelle), ma in definitiva non credo di potermi veramente lamentare della trama. In effetti credo di poter affermare che uno dei pregi maggiori di questo film è proprio la sua fedeltà al libro, insieme a dei bellissimi effetti speciali. Con questo non voglio dire che la sceneggiatura sia perfetta, ma che comunque è rimasta abbastanza fedele al libro da farsi apprezzare anche da chi, come me, ha amato l'originale cartaceo.
    Se non posso lamentarmi della sceneggiatura, altrettanto non posso dire degli attori: unico personaggio a mio avviso azzeccato, che rispecchiava abbastanza quello descritto nel libro e che ho apprezzato? Magnus, interpretato da Godfrey Gao: sebbene non mi sia mai immaginata il fantomatico Supremo Stregone di Brooklyn con gli occhi a mandorla, l'attore appariva in qualche modo perfetto per quel ruolo, vestendo con maestria i panni dell'eccentrico personaggio creato dalla Clare. Gli altri, mi spiace dirlo, sono da cestinare per me e non mi importa che l'autrice stessa li abbia approvati. A partire dai protagonisti: Lily Collins che non sembra lontanamente una quindicenne, ha delle sopracciglia foltissime che gridano "i miei capelli sono neri" e non rossi e potrei ricordare male ma non dovrebbero anche essere mossi? Jamie Campbell Bower che può effettivamente sembrare un'adolescente, è talmente smilzo che ti chiedi cosa cavolo gli è venuto in mente di fare quando hanno deciso di ingaggiarlo per interpretare un combattente come Jace, il cui fisico dovrebbe essere più accentuato. Con tutto il rispetto per l'attore, i vestiti il più delle volte sembrano pendergli addosso, tanto che perfino la Collins ti sembra piazzata meglio...
    E potrei continuare parlando di Kevin Zegers, perfetto per il ruolo di Alec, non fosse che mostrava almeno 25 dei suoi trent'anni (all'epoca ne aveva 29, ma comunque...), peccato solo che Alec ne dovrebbe avere appena diciotto. Per non parlare dell'attore che interpretava Eric, il vampiro che doveva avere l'aspetto di un ragazzino di 14/15 anni... Isabelle poi è proprio sbagliata, non tanto l'attrice quanto la trasposizione del personaggio. La ragazza descritta come una bellezza mozzafiato dovrebbe essere una rubacuori, peccato che il 90% delle volte nel film abbia un comportamento da camionista...
    Per non parlare di Valentine, che nel libro è reso come un personaggio dai gusti sofisticati e ricercati, molto intelligente e astuto, che vince le proprie battaglie usando sopratutto la propria intelligenza e non la forza bruta. Nel film? A una prima occhiata sembrava uno spacciatore rasta. Non fraintendetemi, Jonathan Rhys-Meyers che combatte a torso nudo non è mica brutto da vedere, ma di cento non è Valentine! Non con solo una giacca di pelle e un paio di pantaloni (OMG, fa che non fossero jeans) addosso, non con delle treccine nei capelli degne di Rapunzel! L'unica cosa che rende Valentine affascinante nel film è il fatto che lo interpreti Jonathan Rhys-Meyers. E' sinceramente un peccato che il personaggio sia stato adattato in questo modo.

    Il film, al di là di questo "piccolo" appunto, era tutt'altro che brutto, però non ha avuto il successo sperato, tanto che i produttori hanno fermato la realizzazione del secondo film che era già partita. Inizialmente decisi a non proseguire, hanno dovuto (o forse voluto) fare marcia indietro quando è stato ovvio l'amore sfegatato dei fan della serie della Clare, che sono insorti alla notizia che non ci sarebbe stato un seguito (continuo a essere convinta che temessero, a ragione, per la loro vita XD). Dopo un periodo di incertezza in cui sembrava che il film sarebbe rientrato in produzione, a sorpresa è stato annunciata l'idea di non fare un film, bensì una serie tv.

    Di quest'ultima non si sa assolutamente niente, ma i rumors sono tantissimi. La cosa bella è che la produzione è stata annunciata per quest'anno. Dicerie spaventose riempiono internet, non so chi, non so dove, ha parlato di far lavorare i Nephilim per il governo (condividete il mio sconcerto per favore, grazie), ma per ora non si sa assolutamente, totalmente niente. Nemmeno del cast, che spero verrà cambiato. Forse ci conviene riunirci in preghiera, che dite?

    mercoledì 18 febbraio 2015

    In uscita prossimamente (si spera) Nalini Singh


    Pa-pa pa-pa para-para-paràààààààààà.
    Quest'oggi (18/02/15), alle ore 11 circa (ora italiana) Nalini Singh ha postato su facebook la notizia che la casa editrice NORD pubblicherà la traduzione di Archangel's Blade (letteralmente: "La Lama dell'Arcangelo", ma potrebbe essere anche "La Spada dell'Arcangelo") nella seconda metà del 2015, mentre Archangel's Storm (letteralmente: "La tempesta dell'Arcangelo") nella prima metà del 2016. Qui sotto lo screen-shot del post:


    Non ci sono date precise ovviamente, ma direi miei cari fan che è il caso di saltellare felici. O forse per farlo dovremmo aspettare che la Nord lo annunci. La cosa positiva però è che sembra che Archangel's Blade sia già stato tradotto e che i diritti di Archangel's Storm siano stati acquistati solo recentemente. Questo, sommato all'annuncio dell'autrice, rende quasi certa la pubblicazione, nonostante la NORD non si sia ancora sbilanciata (ragion per cui rimango sul quasi). Incrociamo tutte le dita, le premesse sono buone. 

    Vi lascio la traduzione del tutto amatoriale della trama dei due libri che dovrebbero venir pubblicati.

    Archangel's Blade -  La Lama dell'Arcangelo 
    La testa mozzata segnata da un tatuaggio distintivo sulla guancia avrebbe dovuto essere un caso dei Cacciatori, ma gli istinti oscuri affinati nel corso di centinaia di anni di vita costringono il vampiro Dmitri a prendere il controllo dell'indagine. C'è qualcosa di contorto su questa morte, qualcosa che sussurra di lunghi secoli passati ... ma la necessità di Dmitri di scoprire la verità è nulla se paragonata alla forza dell'attrazione per la cacciatore assegnata a decifrare il tatuaggio.
    Azzannata in un attacco brutale che l'ha quasi uccisa, Honor non è neanche lontanamente pronta a trovarsi faccia a faccia con il vampiro seducente che è il braccio destro di un arcangelo, e che indossa la sua crudeltà così come l'audacia o la sensualità letale ... lo stesso vampiro che è stato la sua segreta ossessione da quando era diventata abbastanza grande per capire le inspiegabili, violente emozioni che le suscitava.
    Quando il desiderio si trasforma in una compulsione pericolosa che potrebbe portare entrambi alla morte, diventa chiaro che il passato non rimarrà sepolto. Qualcosa è caccia ... e non si fermerà fino a quando non porterà un incubo intriso di sangue in vita ancora una volta ...


    Archangel's Storm - La tempesta dell'Arcangelo"
    Con ali di mezzanotte e un'affinità per le ombre, Jason presiede l'oscurità. Ma ora, il consorte dell'arcangelo Neha è stato assassinato nel palazzo tempestato di gioielli che era la sua prigione e la rabbia di Neha sta minacciando di creare devastanti cataclismi, Jason muove i suoi passi nella luce, sapendo che deve scoprire l'assassino prima che sia troppo tardi.
    Guadagnare la fiducia di Neha ha però un prezzo-Jason deve legarsi alla sua linea di sangue attraverso la principessa Mahiya, una donna con segreti così pericolosi che non si fida di nessuno. Men che mai del capo delle spie nemiche
    Ad unirli c'è solo la caccia incessante al violento assassino, grazie al quale Jason e Mahiya intraprendono una ricerca che li conduce ad un incubo secolare ... e alla oscura tempesta inaspettata di una passione che minaccia di portarli a una carneficina*.

    *(credo che "drench them both in blood", letteralmente "inzuppare entrambi di sangue" possa essere tradotto anche come carneficina, almeno semanticamente)

    martedì 17 febbraio 2015

    Prossime uscite, prossimi acquisti: Frost e Hoover



    Ci sono news, forse alcuni di voi già sanno... altri magari no. Ma comunque ci sono delle news, delle nuove uscire questo mese che mi attirano tantissimo. Due per la precisione, e quindi eccomi qui a parlarne. Ho praticamente già deciso che li prenderò entrambi, anche se il numero di libri che stagna e mi guarda male dicendomi "ma ti decidi a leggermi?" sembra essere in aumento u.u

    La prima uscita, quella più prossima, è Colleen Hoover, autrice di "Le coincidenze dell'amore" e le "Sintonie dell'amore", e la leggere editori pubblica questo 19 febbraio "Forse un giorno", sebbene per ora solo in ebook. La traduzione della trama non l'ho trovata, quindi mi sono arrangiata a tradurla dall'inglese, le altre informazioni vengono da amazon e dalla pagina facebook della leggereditore^^. 

    Titolo: Forse un giorno
    Titolo originale: Maybe Someday
    AutoreColleen Hoover
    Casa editrice: Leggereditore
    Data di pubblicazione: 19 febbraio (in ebook)
    Data di pubblicazione: sconosciuta
    Pagine: 385
    Prezzo: €4.99
    Trama: A ventidue anni, Sydney ha una vita perfetta: frequenta il college, ha un lavoro stabile, è innamorata del suo meraviglioso ragazzo, Hunter, e convive con la sua migliore amica Tori. Ma ogni cosa cambia quanto scopre che Hunter la sta tradendo proprio con Tori e dopo averlo lasciato è incerta su cosa fare.
    Sydney rimane affascinata da Ridge, il suo misterioso vicino di casa. Non riesce a togliergli gli occhi di dosso o a non ascoltarlo quando suona appassionatamente la chitarra sul suo balcone. E anche per Ridge c'è qualcosa riguardo a Sydney che riesce a ignorare. Quando inevitabilmente si incontrano, ben presto scoprono di aver bisogno l'uno dell'altra in più di un modo...


    Tra una settimana esatta uscirà il libro "Il mondo di cenere" di Jeaniene Frost, libreria universitaria lo rende ordinabile a partire dal 24 febbraio, il che mi fa pensare che in realtà esca il 25. Il sito della mondadori lo rende già prenotabile.


    Titolo: Il mondo di cenere
    Titolo originale: The Beautiful Ashes
    AutoreJeaniene Frost
    Casa editrice: Harlequin Mondadori
    Data di pubblicazione: 25 febbraio
    Pagine: 430
    Prezzo: €14.90
    Trama: In un mondo di ombre, tutto è possibile, tranne sfuggire al proprio destino. Fin da quando era bambina, Ivy è stata preda di visioni di strani mondi. Quando, però, sua sorella Jasmine scompare, Ivy scopre che la verità è ancora più terribile: le sue allucinazioni sono reali e sua sorella è intrappolata in un reame parallelo. L'unica persona che è disposta a crederle è un ragazzo pericolosamente attraente, che per un antico retaggio sarà obbligato a tradirla. Anche se Adrian ha voltato le spalle a chi lo ha cresciuto, non significa che possa cambiare il proprio destino, indipendentemente da quanto si senta spinto verso Ivy. Insieme cercano l'antica reliquia che può salvare Jasmine, ma lui sa qualcosa che lei ignora: ogni passo porta Ivy più vicina alla verità che la riguarda, e a una guerra che può distruggere il mondo. Prima o poi Ivy e Adrian si troveranno su versanti opposti. E in mezzo sarà rimasta solo cenere.

    Sinceramente "Il mondo di cenere" non mi ispira particolarmente, ma amo molto la Frost e credo di dovergli dare un'opportunità, visto che in un modo o nell'altro questa autrice riesce sempre a sorprendermi. Sono davvero curiosa di scoprire se, nonostante la trama che non mi attira, ci riuscirà anche stavolta.


    Prossime uscite, prossimi acquisti: Frost e Hoover



    Ci sono news, forse alcuni di voi già sanno... altri magari no. Ma comunque ci sono delle news, delle nuove uscire questo mese che mi attirano tantissimo. Due per la precisione, e quindi eccomi qui a parlarne. Ho praticamente già deciso che li prenderò entrambi, anche se il numero di libri che stagna e mi guarda male dicendomi "ma ti decidi a leggermi?" sembra essere in aumento u.u

    La prima uscita, quella più prossima, è Colleen Hoover, autrice di "Le coincidenze dell'amore" e le "Sintonie dell'amore", e la leggere editori pubblica questo 19 febbraio "Forse un giorno", sebbene per ora solo in ebook. La traduzione della trama non l'ho trovata, quindi mi sono arrangiata a tradurla dall'inglese, le altre informazioni vengono da amazon e dalla pagina facebook della leggereditore^^. 

    Titolo: Forse un giorno
    Titolo originale: Maybe Someday
    AutoreColleen Hoover
    Casa editrice: Leggereditore
    Data di pubblicazione: 19 febbraio (in ebook)
    Data di pubblicazione: sconosciuta
    Pagine: 385
    Prezzo: €4.99
    Trama: A ventidue anni, Sydney ha una vita perfetta: frequenta il college, ha un lavoro stabile, è innamorata del suo meraviglioso ragazzo, Hunter, e convive con la sua migliore amica Tori. Ma ogni cosa cambia quanto scopre che Hunter la sta tradendo proprio con Tori e dopo averlo lasciato è incerta su cosa fare.
    Sydney rimane affascinata da Ridge, il suo misterioso vicino di casa. Non riesce a togliergli gli occhi di dosso o a non ascoltarlo quando suona appassionatamente la chitarra sul suo balcone. E anche per Ridge c'è qualcosa riguardo a Sydney che riesce a ignorare. Quando inevitabilmente si incontrano, ben presto scoprono di aver bisogno l'uno dell'altra in più di un modo...


    Tra una settimana esatta uscirà il libro "Il mondo di cenere" di Jeaniene Frost, libreria universitaria lo rende ordinabile a partire dal 24 febbraio, il che mi fa pensare che in realtà esca il 25. Il sito della mondadori lo rende già prenotabile.


    Titolo: Il mondo di cenere
    Titolo originale: The Beautiful Ashes
    AutoreJeaniene Frost
    Casa editrice: Harlequin Mondadori
    Data di pubblicazione: 25 febbraio
    Pagine: 430
    Prezzo: €14.90
    Trama: In un mondo di ombre, tutto è possibile, tranne sfuggire al proprio destino. Fin da quando era bambina, Ivy è stata preda di visioni di strani mondi. Quando, però, sua sorella Jasmine scompare, Ivy scopre che la verità è ancora più terribile: le sue allucinazioni sono reali e sua sorella è intrappolata in un reame parallelo. L'unica persona che è disposta a crederle è un ragazzo pericolosamente attraente, che per un antico retaggio sarà obbligato a tradirla. Anche se Adrian ha voltato le spalle a chi lo ha cresciuto, non significa che possa cambiare il proprio destino, indipendentemente da quanto si senta spinto verso Ivy. Insieme cercano l'antica reliquia che può salvare Jasmine, ma lui sa qualcosa che lei ignora: ogni passo porta Ivy più vicina alla verità che la riguarda, e a una guerra che può distruggere il mondo. Prima o poi Ivy e Adrian si troveranno su versanti opposti. E in mezzo sarà rimasta solo cenere.

    Sinceramente "Il mondo di cenere" non mi ispira particolarmente, ma amo molto la Frost e credo di dovergli dare un'opportunità, visto che in un modo o nell'altro questa autrice riesce sempre a sorprendermi. Sono davvero curiosa di scoprire se, nonostante la trama che non mi attira, ci riuscirà anche stavolta.


    lunedì 16 febbraio 2015

    The newsroom: l'etica del giornalismo.



    "Cosa rende grande l'America nel mondo?" 
    Il 90% dei film che guardiamo, dei libri che leggiamo e anche dei telefilm che seguiamo sono americani. Se chiedessero a me cosa fa grande l'America nel mondo inizierei a snocciolare un elenco di titoli, nomi e citazioni. 
    La domanda invece viene rivolta all'inizio del telefilm "The newsroom" a due politici e ad un anchormen della tv: Will McAboy. L'uomo, che inizialmente risponde in modo scherzoso, finisce per replicare in un modo che zittisce l'intera sala per un attimo, nessuno è certo di aver sentito bene. Will afferma infatti che l'America non è il più grande stato al mondo. In un attimo il giornalista che era stato criticato per essere troppo mite nelle interviste, distrugge le affermazioni dei due deputati e pronuncia fatti e statistiche per chiarire il perché della sua affermazione, fa letteralmente a pezzi la studentessa che l'aveva posta lasciando tutti attoniti quando conclude affermando ancora una volta che l'America non è più il più grande paese al mondo.



    Questo è l'inizio di "The newsroom", Se vi sembra in qualche modo famigliare è perchè i video tratti da questa scena hanno fatto il giro del mondo. Non tutti quelli che l'hanno visto però sembravano sapere che si trattava della scena di un telefilm...

    The newsroom è un telefilm composto da tre stagioni che contano in tutto 25 episodi, trasmesso dalla HBO da giugno 2012 a dicembre 2014. In Italia è arrivato nel 2013, ma figuriamoci se la Rai dà un minimo di pubblicità a un prodotto degno di nota. Per carità, meglio pubblicizzare altra roba u.u (se non si nota, odio la Rai per come bistratta i suoi telefilm). Un peccato che siano solo tre stagioni, ma va anche detto che farne altre avrebbe potuto finire per rovinarlo.

    La storia segue le vicende di Will McAboy (interpretato dal bravissimo Jeff Daniels, che grazie alla sua interpretazione in questo telefilm ha vinto un Emmy) , anchorman del canale ACN, e della sua redazione. Dopo l'intervista sopra citata, grazie all'appoggio del capo della divisione news Charlie Skinner, e con la guida della nuova produttrice esecutiva MacKenzie MacHale il notiziario prende una nuova piega.
    MacKenzie, interpretata dalla bravissima Emily Mortimer, da una differente impronta al notiziario partendo da una semplice verità che enuncia già nel primo episodio, e cioè "in democrazia niente è più importante di un elettorato ben informato". Sarà da questo punto d'origine che partirà ogni notizia.  Oltre a questo, il suo nuovo "NewsNight 2.0" dovrà rispettare alcune linee guida, di cui i redattori dovranno tenere conto quanto proporranno le notizie da riportare. Le tre linee, che ci vengono presentate nel secondo episodio, sono:
    1. è l'informazione che ci servirà nella cabina elettorale?
    2. è una discussione presentata nel miglior modo possibile?
    3. è un argomento inserito in un contesto storico?

    Tuttavia il vero punto di svolta avviene nel terzo episodio, con le scuse in diretta di Will, che chiede perdono per non aver formato a dovere l'elettorato americano, affermando di essere l'esponente di un industria che ha fomentato la paura del terrorismo, falsato i risultati elettorali e ignorato i cambiamenti in atto nel paese. Scuse bellissime e incredibilmente poetiche che vorrei veramente riportare per intero, ma così questo post sarebbe infinito. Comunque sia con quelle scuse Will mostra di appoggiare chiaramente le idee di MacKenzie. Mi ha colpito molto quello che dice sul dare le notizie, sull'evitare iperbole e controsensi e sul fatto che le notizie sono utili solo in un contesto di umanità.
    Al di là dell'aspetto poetico, il telefilm mostra una redazione, in cui tutti si impegnano per trovare notizie verificate da poter dare alla gente, in un epoca in cui è quasi sempre (per non dire proprio sempre) internet a dare notizie per primo. Vediamo il caos di una redazione all'opera, la ricerca sempre di più fonti perché la notizia deve sempre essere verificata e non deve mai essere falsa (una stagione verterà anche su questo). Ci vengono anche mostrati i conflitti interni all'azienda, in cui Charlie, il Don Chisciotte della situazione difende il notiziario e la sua validità, dai proprietari interessati più agli ascolti che alla validità dei contenuti di quest'ultimo.
    Ci viene mostrata molto l'etica: il riportare le notizie senza ingigantire i fatti, l'evitare di ripetere una notizia solo perchè attira pubblico. Ma anche il comportamento stesso dei personaggi: Maggie che rinuncia a una notizie perché aveva spiato una conversazione e non riteneva etico riportarla, trovandosi così ad acquisire una nuova fonte; Neal che si trova a dover scappare dal paese per proteggere la propria fonte, mentre Will viene addirittura arrestato per il medesimo motivo e Mac che si preoccupa di far in modo che il dare la notizia non porti altri morti.

    Il telefilm segue ovviamente anche le vicende personali dei personaggi, in particolare quelle di Will, MacKenzie (che è anche l'ex fidanzata di Will), Jim, Maggie, Dan, Sloan e Neal.
    Ho amato molto tutti loro, il loro modo di essere divertenti, le sfaccettature. Ho amato il fatto che MacKenzie volesse sette damigelle al matrimonio, e che poi saputo dell'arresto di Will lo anticipi cancellando tutti i preparativi precedenti. Ho adorato Maggie, che vediamo maturare durante tutto il programma. Ho apprezzato moltissimo anche tutti gli altri personaggi ovviamente. Ho apprezzato molto Will, il suo modo di essere e di porsi, il fatto che è tutt'altro che prevedibile, ed è divertente il suo sconcerto verso la tecnologia. Non ho apprezzato invece molto la continua ostentazione dell'intelligenza e gradi lauree, essenzialmente perché lo trovo un comportamento che assume chi è molto insicuro. Ho cordialmente detestato lo snobbismo dimostrato più volte da Jim, che è un po' come dire che non mi piace la caratteristica di una persona, ma non la persona in se. Questo a mio avviso dimostra quanto bene siano costruiti i personaggi della serie, che mostrano sfaccettature e rimangono però sempre fedeli a se stessi, evolvendo comunque nel corso della serie.

    Per le persone come me che prediligono serie come OUAT e Grey's anatomy, The Newsroom è stata una ventata d'aria fresca, del tutto nuova e molto apprezzabile. L'ho trovata interessante, avvincente, divertente, e ammetto che qua e là ho trovato anche qualche spunto riflessivo. Un vero peccato che sia composto solo di tre stagioni, un peccato ancor più grande che gli episodi siano solo 25, ma è stato un piacere vederli (e rivederli. E rivederli. E rivederli.). A mio avviso non è nemmeno doppiato troppo male.
    E' un telefilm perfetto se si desidera vedere una serie non troppo lunga, ma di un certo spessore.

    giovedì 5 febbraio 2015

    Ricordati di sognare di Rachel Van Dyken


    "Non è nella perfezione che le cose acquistano un senso, ma nel caos."

    Niente frasi sdolcinate, per questo libro. Sono quasi tutte di una banalità estrema, ma trovo che comunque di carine ce ne siano. A colpirmi però è stata quella. Come al solito mi sono messa a ragionarci sopra, come faccio sempre quando rimango colpita da qualche frase letta in qualche libro. L'ho trovata molto vera. 
    Parlando del libro, chi lo ha amato potrebbe rimanere un po' scioccato da quello che ho scritto. Ammetto che ero convinta mi sarebbe piaciuto molto, ma non sempre le speranze si realizzano...

    Titolo: Ricordati di sognare
    Titolo Originale: Ruin
    Serie: Ruin (il primo di una trilogia)
    Autore: Rachel Van Dyken
    Editore: Nord
    Genere: New Adult
    Data d'uscita: 22 Gennaio 2015
    Prezzo: €16.40
    Trama: Per due anni, è come se non avessi vissuto; ero persa in un baratro di dolore, da cui credevo non sarei più riemersa. Poi ho incontrato Wes Michels. Lui è il raggio di sole che ha squarciato le tenebre della mia esistenza, la luce che mi ha ridato la speranza e la forza di ricominciare. Mi sono affidata ciecamente a lui, anche quando tutti mi dicevano di non farlo: Wes è troppo ricco, troppo impegnato a diventare la nuova stella del football e, soprattutto, troppo corteggiato per rimanere fedele a una ragazza come me. Non sanno quanto si sbagliano. Non conoscono il suo cuore e sono all'oscuro del suo segreto. Su una cosa però avevano ragione: non avrei dovuto innamorarmi di lui. Ho paura che, se resterò ancora una volta sola, sprofonderò di nuovo nel baratro. Perché adesso so che ogni giorno passato con Wes potrebbe essere l'ultimo...

    Giudizio: 

    La mia opinione: Vedo che questo libro ha avuto voti altissimi, voti inspiegabili a mio avviso, ma ovviamente tutti hanno diritto a una loro opinione. Io mi tengo la mia e ribadisco quello che il mio cuore e mezzo chiarisce: questo libro fa schifo.
    Non parlo della scrittura, la cosa tragica è questa: l'autrice ha uno stile di scrittura semplice e scorrevole che è un piacere leggere. Il problema è che non sa scrivere, o meglio il problema è tutto ciò che esula dallo stile di scrittura.
    Partiamo dall'inizio: Kersten (o Kiersten o come cavolo si scrive), ancora traumatizzata dopo due anni dalla morte dei genitori, va all'università dove incontra l'affasciante Wes. Il loro incontro avviene per caso, lei era a ritirare dei documenti in segreteria e andandosene gli va a sbattere contro. Ora, lasciamo stare che lei si mette a contagli gli addominali e lui la prende in giro e che poi viene fuori che è lui il suo referente al dormitorio (della serie assurdità più coincidenza, ma accettabile). Dopo essersi incontrati due volte (tutte e due nello stesso giorno) sono innamorati. Non riescono a non pensare l'uno all'altro. Senza apparente ragione. Lui dopo un giorno (uno, porca paletta! Uno!) non riesce a non pensare a lei durante gli allenamenti di football tanto da deconcentrarsi! Permettetemi di ribadire: 1 giorno! E cosa avviene il secondo giorno? Lei va da lui, lo bacia e dormono insieme. Cioè lei rimane a dormire da lui. Kiersten, ragazza vergine e che per ragioni incomprensibili visto come si comporta tutti considerano piuttosto chiusa, rimane a dormire da Wes, un ragazzo che è stato accusato di stupro, dopo due giorni che lo conosce... No, guardate, no. Sul serio, no. E il primo che osa obiettare che lui non sembrava uno stupratore: ma dopo due giorni che conosci uno, ci scambi si e no quattro frasi, ma quanto caspita pensi di conoscerlo??? 
    Via, non sta né in cielo, né in terra. 
    Poi questa ragazza così chiusa che fa uso di antidepressivi cosa fa il terzo giorno? Vanno a correre e lei gli racconta tutto. Lasciamo per un attimo perdere la scena di lei che si stava spolmonando e non ce la faceva più a muoversi, poi lui dice una frase banalissima sui genitori e lei si congela e poi scappa; comportamento che trovo a dir poco ridicolo e insensato. Ma che una che per due anni non ha detto né a né b su una cosa, si confessi a un tizio che conosce da tre giorni è assurdo... Che poi lui con tre frasi riesca a risolvere tutti i problemi di lei quando in due anni uno specialista non è riuscito a fare niente... la mia laurea in psicologia era così indignata che mi ha chiesto di andare a leggere il libro in un'altra stanza... e io l'ho fatto! XD
    A parte gli scherzi, che lei sia influenzata molto da lui ci sta, ma non dopo tre giorni e non con tre frasi, tra l'altro di una banalità estrema!
    Viene poi fuori che Wes è malato e non parlerò del suo psicologo (o era psichiatra, non l'ho capito) che gli va dietro e fa sedute di pochi minuti in giro, riferendo poi tutto al padre, né della quantità di regole del codice deontologico che viola facendolo, né del fatto che verrebbe radiato e che lo radierei io stessa se potessi^^, Non ne parlerò perché altrimenti mi viene voglia di prendere il materiale che sto studiando per avere l'abilitazione e andare in America per darlo in testa all'autrice.
    Come dicevo *me riprende il filo* Wes è malato, è convinto che morirà, pensa sia il caso di dirlo a lei, ma ovviamente non lo fa. Il migliore amico di lei lo scopre, e che cosa gli dice secondo voi? Lo prende per la collottola, lo porta davanti a lei e gli ordina di dirle tutta la verità? No. Gli dice di non dirglielo perché saperlo la ferirebbe... Ora, va bene che vuoi convincerti che lui sopravvivrà, ma ti ha detto che è una malattia seria, non credi sinceramente che sia il caso che lo dica alla povera crista che ha perso la testa per lui e si ritroverà con quello che sembra sarà un tipo con poche speranze di sopravvivenza (il 50% tra l'altro, poi così poche non erano)? Tra l'altro uno che ha un cancro terminale non va in giro a correre, non solleva pesi e di certo non partecipa agli allenamenti di football, visto quanto sarebbero pesanti... ma scherziamo???
    Questo libro ha come intreccio un insieme di assurdità dopo l'altra, con personaggi piatti e vuoti i cui pensieri profondi sfiorano nel 90% dei casi la banalità più assoluta, e che termina ovviamente in un lieto fine zuccheroso, assurdo e assolutamente poco credibile. L'unica cosa che alla fine ho giustificato è la visione che ha Wes dell'angelo, come americanata: the newsroom infatti insegna che una delle tre cose in cui l'America è prima è il numero di adulti che credono negli angeli. Si, sto dando retta ad un telefilm, che è fatto trenta milioni di volte meglio di questo libro, quindi se qualcuno prova a storcere il naso glielo faccio mangiare da un lupo vero.
    Il prologo del libro poi non aveva nessun senso. Ho provato a rileggerlo dopo aver letto tutto il libro e ho continuato a non capire, da dove cavolo è uscito? La mini introduzione ai capitoli poi non spiegava sinceramente niente, tanto valeva scriverla normalmente all'inizio del capitolo invece che metterla in quel modo... mah, misteri della Van Dyken.
    Se lo stile di scrittura non fosse stato così scorrevole non sarei mai riuscita  a finirlo.