domenica 3 febbraio 2019

Yu Yu Hakusho e le notti in bianco




Buonasera lettori!
Eccoci qui dopo una settimana veramente lunga a parlare di un anime vecchissimo, ma che a me stranamente piaceva da impazzire: Yu Yu Hakusho.
Yu Yu Hakusho, il cui anime è noto qui in Italia con il nome di "Yu degli Spettri" è andato in onda da noi dal 2001, è un manga disegnato da Yoshihiro Togashi.

Il protagonista è un quattordicenne - classico negli shonen no? - di nome Yusuke Urameshi, che è praticamente un teppista. La storia inizia quando il ragazzo si sacrifica per salvare un bambino che sta per essere investito da un'auto. La sua morte, non prevista nell'aldilà, crea un certo scompiglio. Per risolvere questa situazione incerta, gli viene concessa la possibilità di ritornare in vita. Dopo una serie incredibile di problemi e peripezie, Yusuke riesce a ritornare in vita e dal quel momento in poi inizia a lavorare come detective del mondo degli spiriti e affiancato da Botan, traghettatrice di anime del fiume Sanzo. Grazie a questo incarico il ragazzo fa la conoscenza di Hiei e Kurama, due demoni che diventeranno poi suoi compagni di avventure insieme a Kuwabara, un suo compagno di classe.

Le stagioni sono 4, gli episodi complessivi più di 100 e la fine decisamente troppo veloce. L'anime è quel tipo di anime in cui i combattimenti "velocissimi" ci mettono almeno tre episodi a terminare, i personaggi sono accattivanti da morire (Kurama è un demone volpe... cioè gente! Vi rendete conto? Io AMO i demoni volpe) e hanno una miriade di sfaccettature, sono davvero molto ben trattati. La storia tra Yusuke e Keiko fa pena, ovviamente, come in quasi tutti gli shonen. Non si può definire nemmeno una vera e propria storia d'amore, anche se teoricamente nell'ultima serie lui le chiede di sposarlo.

Comunque Netflix ha fatto questa bella cosa: ha reso disponibile tutti gli episodi. Tutti tutti tutti. Quindi ovviamente io me li sono guardati no stop per non so quanto tempo, ma in una settimana erano finiti.  Come ho detto i personaggi sono molto interessanti. Il protagonista, Yusuke, ovviamente si rivelerà tutt'altro che normale e anche se tutto inizierà con lui che non è all'altezza degli altri due demoni del gruppo, poi finirà per diventarlo. Kuwabara è il personaggio più facile da comprendere perchè è un ragazzo umano, normale. Non capisce il desiderio di combattere degli altri tre, lui lo fa solo quando è necessario. Kurama, che è quello che mi piace più di tutti, è un demone volpe che ha... posseduto forse?... il feto di un bambino non ancora nato e che ha poi vissuto la sua vita, finendo per affezionarsi in modo incredibile alla madre, tanto da essere pronto a morire per lei. Hiei è un tesoro, anche se il più delle volte sembra tutt'altro. Ha una sorella che lo cerca da... beh, sempre, ma non le rivela la sua identità (a tutt'ora non ho ancora capito perchè).

Insomma, i personaggi piacciono, sono credibili. Ma le avventure... sono poco avventurose. Sono più in insieme infinito di combattimenti... con poca avventura, poco intrigo, e tanti, tanti, tanti, tanti combattimenti... Uno shonen classico insomma.

Non so se consigliarlo o meno, però a distanza di 10 anni me lo sono riguardata tutta.... qualcosa vorrà dire, no?^ ;)

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