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lunedì 12 gennaio 2015

Four. Una scelta può liberarlo di Veronica Roth



Su libreria universitaria ho trovato l'anteprima di "Four. Una scelta può liberarlo" di Veronica Roth, con la scritta "in pubblicazione". Tuttavia, anche se wikipedia riporta ancora che il libro in Italia è atteso per questo mese, in giro si vociferava una possibile uscita a febbraio. Nella speranza che wikipedia avesse ragione mi ero messa a scrivere alla De Agostini pregando mi comunicassero una data (speranza ancora maggiore, una giorno che cadesse in questa settimana. Lo so, mi sono voluta illudere profondamente, ma andiamo! Che male c'è a sperare?). Non ho ricevuto risposta (sorpresi vero?) ma sembra comunque che una data ci sia: il 27 gennaio. Incrociamo le dita >_<

Titolo: Four. Una scelta può liberarlo
AutoreVeronica Roth
Casa editrice: De Agostini
Data di pubblicazione: 
Pagine: 304
Prezzo: €14.90
Pubblicazione: 27 gennaio 2015
Trama: Quando per Tobias, il figlio sedicenne del leader degli Abneganti, arriva il giorno della scelta, il ragazzo non ha dubbi: vuole passare negli Intrepidi, perché questa è la sua unica possibilità di allontanarsi dal padre violento. Quattro - questo è il nome che si è dato - può iniziare così la sua nuova vita, con l'obiettivo di sconfiggere tutte le sue paure... Il percorso da fare è ricco di soddisfazioni, ma anche pieno di ostacoli e solitario, almeno fino a quando non fa la sua comparsa una ragazza davvero speciale.

Sembra inoltre che la copertina resterà quella originale (quella qui sopra in pratica). Non è una notizia meravigliosa per iniziare questa settimana?

:* :*

martedì 13 maggio 2014

Four: A Divergent Story Collection di Veronica Roth


Dopo averci massacrato con Alligiant, l'autrice ci regala un altro libro, sempre legato alla trilogia di Divergent.
"Four: A Divergente Story Collection" raccoglie per l'appunto quattro storie brevi: "The Transfer", "The Initiate", "The Son" e "The Traitor", traducibili come "Il trasferimento" (ma penso potrebbe essere anche inteso come cambio fazione), "L'iniziazione", "Il figlio" e "Il traditore".

La trama riportata che ho trovato è questa: Due anni prima che Beatrice Prior facesse la sua scelta, il figlio sedicenne del leader della fazione degli Abneganti fece la sua stessa scelta. Il trasferimento di Tobias negli Intrepidi è la sua possibilità per rinascere. Qui lui non viene chiamato con il nome che i suoi genitori gli hanno dato. Qui, lui non lascia che la paura lo trasformi in un bambino rannicchiato.
Appena ribattezzato "Quattro", scopre durante l'iniziazione di avere successo tra gli Intrepidi. L'iniziazione però è solo l'inizio; Quattro deve reclamare il suo posto nella gerarchia degli Intrepidi. Le sue decisioni influenzeranno gli iniziati futuri così come i segreti non ancora venuti a galla che potrebbero minacciare il suo futuro, e il futuro dell'intero sistema delle fazioni.
Due anni dopo Quattro è pronto ad intervenire, ma il corso degli eventi continua a non essere chiaro. Il primo nuovo iniziato che salta nella rete cambia ogni cosa. Con lei accanto il modo per raddrizzare il loro mondo inizia a farsi più chiaro. Con lei, essere Tobias potrebbe tornare ad essere possibile. 

Il libro contiene inoltre scene che sono state tagliate nei libri precedenti.

Il libro in USA è atteso per l'8 luglio 2014, in Italia dovrebbe arrivare a Gennaio 2015

venerdì 2 maggio 2014

Allegiant di Veronica Roth


<<Io appartengo alle persone a cui voglio bene e loro appartengono a me.
Loro, e l'amore e la lealtà che provo verso di loro definiscono la mia identità
più di quanto potrebbe farlo qualunque termine o gruppo>>

Eccoci arrivati all'ultimo libro, che ho finito da poco di leggere. Avverto tutti che quello che scrivo non potrà essere particolarmente oggettivo e che non sono riuscita ad essere troppo razionale, avendo ancora il cuore a pezzi.

Titolo originale: Allegiant
Titolo italiano: Allegiant
Autore: Veronica Roth
Editore: De Agostini
Data di Pubblicazione: 2014
Pagine: 531
Prezzo: €14.90
Trama:  La realtà che Tris ha sempre conosciuto ormai non esiste più, cancellata nel modo più violento possibile dalla terrificante scoperta che il “sistema per fazioni” era solo il frutto di un esperimento. Circondata solo da orrore e tradimento, la ragazza non si lascia sfuggire l’opportunità di esplorare il mondo esterno, desiderosa di lasciarsi indietro i ricordi dolorosi e di cominciare una nuova vita insieme a Tobias. Ma ciò che trova è ancora più inquietante di quello che ha lasciato.
Verità ancora più esplosive marchieranno per sempre le persone che ama, e ancora una volta Tris dovrà affrontare la complessità della natura umana e scegliere tra l’amore e il sacrificio.

Giudizio:

La mia opinione: Il libro inizia con una situazione che fa abbastanza schifo: c'è una nuova dittatura, capeggiata da Evelyn e osteggiata dagli Alleanti, capeggiati a loro volta dall'ex capo dei Pacifici, Johanna. Grazie al loro aiuto Tris e Quattro, insieme ad alcuni amici, riescono la lasciare la città e finiscono al Dipartimento che si occupa del danno genetico, dove gli rivelano una verità a dir poco raccapricciante: tutti loro fanno parte di un esperimento, ogni singolo avvenimento della loro vita a Chicago, questa è la città dove vivono, è stato monitorato e osservato da diversi scienziati. Tutti loro in pratica non sono altro che delle cavie da laboratorio. Dopo questa scoperta non ho più avuto dubbi: Veronica Roth è una sadica, geniale un po' come Gideon, ma sempre sadica.
Comunque superato lo sconcerto iniziale ho iniziato a percepire una sorta di pesantezza della storia, di cupezza, che pervadeva le pagine. Una delle cose che ho meno sopportato nel libro è la relazione tra Tris e Quattro: non fanno in tempo a fare pace che litigano di nuovo, ancora e ancora, la loro relazione è un litigio continuo che si alterna a brevissimi periodo di pace e dopo Insurgent ne ho seriamente abbastanza. Qui la cosa è ancora più marcata, tanto che avrei consigliato a quei due di andare ad un terapista di coppia.
Una cosa che non ho molto capito è l'ossessione crescente che ha Tris per la madre, che si scopre essere una ricercatrice di quel centro infiltrata tra le fazioni. 
Comunque i due fanno finalmente pace e sembra che questa volta la situazione possa durare, ma è solo un impressione perché, nel tentativo di attivare il siero della memoria e far cambiare visione del mondo all'intero personale del centro di ricerca, Tris muore. 
E qui io sono rimasta sconvolta perché non l'ho capita questa cosa, per niente. 
Posso capire che possa essere morta, ne ha passate di tutte, perciò se le avessero sparato le guardie, se il fratello l'avesse tradita di nuovo, se il gas avesse avuto effetto, l'avrei capito. Avrei anche potuto arrivare a capire un suicidio: voglio dire, ne ha passate veramente di tutte, ha visto morire i suoi genitori, ha sparato al suo migliore amico, è stata torturata con la complicità di suo fratello. Ma fatta fuori dal capo ricercatore che è su una sedia a rotelle e che non sa sparare, no. No e basta. Poi fosse servita a qualcosa, tipo che dopo la morte lei sarebbe diventata una fonte d'ispirazione o ricordata per quello che aveva fatto, dando una spinta al cambiamento, l'avrei anche capito. Ma non è così. Tris rimane indelebile nel cuore di chi l'ha amata e fine, nonostante abbia salvato il culo a tutti non sembra che questo abbia avuto una qualche rilevanza. O meglio sono tutti vivi, ma lei non viene particolarmente ricordata. 
Per la protagonista, in questo libro, vale proprio la frase "La vita è uno schifo, e poi muori". 
E Tobias, ho pianto come una bambina negli ultimi capitoli in cui parlava Tobias. Povero cristo. Ho pianto più per come stava lui che perché lei è morta. Lui è devastato, nella sua vita se avrà avuto cinque attimi di felicità sono stati tanti e quattro su cinque li ha avuto con Tris. Ci credo che voleva prendere il siero della memoria! Viene fermato prontamente da Christina che lo incita a non diventare il tipo di persona che Tris non avrebbe amato. Tobias finisce per incarnare il detto "La vita è riassumibile in tre parole: si va avanti", perché in qualche modo sopravvive alla morte di Tris e a tutte le atrocità che ha vissuto, ma con non poche difficoltà.
Sinceramente non riesco ad apprezzare in pieno questo libro, semplicemente non ci riesco e non solo per la mancanza di un lieto fine, ma perché tre libri sono serviti per portare all'insensata morte dalla protagonista e almeno in una serie mi aspetto che la morte della protagonista, se proprio deve esserci, abbia un senso.

giovedì 1 maggio 2014

Insurgent di Veronica Roth


<<Io penso che piangiamo per liberare la nostra parte animale 
senza perdere la nostra umanità>>

Affascinata dal primo libro, ho avute poche esitazioni a iniziare subito il secondo. Perciò eccomi qui a raccontarvi anche di Insurgent, dopo che oggi stesso ho finito Allegiant. Ho un peso sul cuore, sinceramente, ma questo libro è davvero carino e non voglio ancora pensare al seguito.

Titolo originale: Insurgent
Titolo italiano: Insurgent
Autore: Veronica Roth
Editore: De Agostini
Data di Pubblicazione: 2013
Pagine: 510
Prezzo: €14.90
Trama: Una scelta può cambiare il destino di una persona... o annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca disperatamente di salvare tutti quelli che ama e se stessa, e di venire a patti con il dolore per la perdita dei suoi genitori e con l'orrore per quello che è stata costretta a fare. La sua iniziazione avrebbe dovuto concludersi con una cerimonia per celebrare il proprio ingresso nella fazione degli Intrepidi, ma invece di festeggiare la ragazza si è ritrovata coinvolta in un conflitto più grande di lei... Ora che la guerra tra le fazioni incombe e segreti inconfessabili riemergono dal passato, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare completamente il suo lato divergente, anche se questo potrebbe costarle più di quanto sia pronta a sacrificare.

Giudizio:

La mia opinione:  Il libro è per l'appunto un libro di passaggio, questo nella trama si sente moltissimo.
Le cose che ho apprezzato di più nella storia di questo secondo libro sono diverse, la prima direi che è la conoscenza dei diversi ambienti in cui si sono sviluppate le altre fazioni. Sapevamo già che gli Eruditi vivevano in un gigantesco edificio adibito principalmente a biblioteca, che gli abneganti vivevano in villette a schiera, dall'arredamento essenziale, in un quartiere tutto loro e nel luogo in cui vivono gli intrepidi è praticamente ambientato un buon 70% di DIvergent, ma ancora non avevamo conosciuto gli altri luoghi e io sinceramente ero curiosa.
Dopo aver salvato Tobias e fermato Jeanine; Tris, Quattro, Gideon, Peter e Marcuns vanno dai Pacifici in cerca di rifugio. I pacifici, che vivono vicino a immense piantagioni, praticamente immersi nella natura, accettano ma pongono alcune condizioni, una delle quali è che non ci sai violenza ed è grazie a questa che scopriamo come mai i Pacifici sono così ....pacifici! Droga e di quella buona! xD
Giuro, ero piegata. La prima cosa che ho pensato è "Sono della specie di hippi!" e mi sono rotolata dalle risate. Tris poi quando gli hanno iniettato il siero sembrava fatta, ma di brutto. xD
Il siero dei pacifici è tipo un prozac concentrato. xD
Quella è stata una delle poche parti divertenti del libro.
Dopo quello dei Pacifici, scopriamo il quartier generale dei Candidi, un gigantesco edificio, dotato un po' di tutto, dalle celle dove rinchiudere i prigionieri, alle stanze per gli interrogatori, alle camerate per dormire. I Candidi, votati alla verità, hanno, proprio come i pacifici, un siero che usano: il siero della verità, al quale verranno sottoposti sia Quattro che Tris. Sembra infatti che ogni fazione abbia il suo siero, solo quello dei pacifici sembra dare effetti .... benefici o quanto meno un senso di benessere xD
Ci troviamo poi anche a conoscere gli esclusi, il modo in cui vivono e qui scopriamo che Peter non era l'unico sociopatico tra le reclute, anche Eric, che si è beccato una pugnalata in un occhio, non scherzava! Il che sinceramente non fa che rendere più plausibile la mia idea che negli Intrepidi entrino una quantità di sociopatici. Tornando agli esclusi: vivono in edifici diroccati, ma hanno cibo, coperte, materassini, vestiti e quant'altro, sono messi meno peggio di quanto ritenuto inizialmente. A guidarli è, rullo di tamburi, la madre di Quattro che doveva essere morta.
Insomma, anche questo libro ci riserva un mucchio di colpi di scena, ricco di azione e rivelazioni sconcertanti,  alcune a dir poco orribili, il tutto condito con un tocco (uno solo però) di romanticismo.
Personaggio rivelazione di questo libro è Caleb, il fratello di Tris, che sarà impossibile non odiare. Io avrei voluto prenderlo a schiaffi e continuare fino a rompermi tutti gli ossi della mano!
Il finale poi è scioccante, si sente molto il fatto che ci sarà un seguito, ma sul momento ti lascia a fissare il libro, sbalordita.
Cosa non ho amato? Tris e Quattro, insieme. Litigano, praticamente se vanno d'accordo per più di tre scene in cui sono insieme è un miracolo. Da quanto lasciano i Pacifici, fino alla fine del libro continuano a più riprese a darsi contro. Litigano e fanno pace, litigano e fanno pace, litigano e fanno pace. Ad un certo punto ho pesato: ma perché non vi lasciate e non la fate finita?!

martedì 29 aprile 2014

Divergent di Veronica Roth


<<Credo negli atti di coraggio ordinario, 
nel coraggio che spinge una persona a ergersi in difesa di un’altra.>>

Quanto ho aspettato per leggere questo libro? Tanto e non abbastanza.
Prima di spiegare la mia affermazione vorrei fare una piccola, brevissima, scheda del libro.

Titolo originale: Divergent
Titolo italiano: Divergent
Autore: Veronica Roth
Editore: De Agostini
Data di Pubblicazione: 2012
Pagine: 480
Prezzo: €14.90
Trama:  Dopo la firma della Grande Pace, la città (di cui ignoriamo momentaneamente il nome) è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c'è un solo tratto dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita. Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l'addestramento però si rivela duro e violento, e i posti disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione bastano solo per la metà dei candidati. Come se non bastasse, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere dei sospetti sulla sua Divergenza...

Giudizio:

La mia opinione: Prima di tutto vorrei dire una cosa, sperando che nessuno mi prenda troppo per pazza: io il mondo che presenta Tris non lo definirei proprio distopico. Voglio dire: penso che sarebbe bello essere ristretti in un’unica categoria senza poter essere, fare o pensare qualcos'altro oltre a quello che viene imposto? No! Però faccio notare che ogni persona che fa parte di una fazione ha un lavoro, una casa, la capacità di prendersi cura di se e di proseguire i suoi specifici interessi, è brutto che non possono variare, quello si, ma per il resto, esclusi a parte, sono messi meglio di tante persone al giorno d'oggi. Sinceramente, a parte l'essere un po’ irritante, la situazione mi sembrava abbastanza buona, almeno prima che iniziasse il massacro.
I continui riferimenti ad Hunger Games che avevo trovato nelle recensioni poi proprio non li ho capiti, le similitudini che ho visto sono due: il mondo è un mondo vagamente contorto e la protagonista diventa una specie di guerriera. Fine delle similitudini. Qui non ci sono ragazzi mandati al macello per il divertimento di qualcuno, al massimo c'è l'iniziazione dagli Intrepidi che è particolarmente dura, ma faccio notare che la fazione viene scelta, se uno non vuole combattere la evita, se vuole essere certo di entrare va tra gli abneganti e vive felice e tranquillo. Lì l'iniziazione sono trenta giorni di volontariato, e che sarà mai! Certo, poi diventi monocolore e forse forse la loro filosofia è un po’ eccessivamente passiva e buonista, ma passare la vita a fare del bene agli altri non è una brutta cosa. Forse da quel modo di vivere finisci per sentirti soffocato se non lo condividi, come la protagonista, ma dubito che qualcuno entri in casa tua per vedere la tua collezione di fumetti e quindi fai tranquillamente l'abnegante di fuori e l'otaku di dentro! XD
Oppure datti alla cucina e prepara un mucchio di dolci, poi dovrai regalarli, ma se ci pensi è meglio così, mantieni la linea! XD
Lasciando perdere le battute e passando alla storia, devo dire che mi è piaciuta molto: è interessante, coinvolgente e ricca di azione. Narrata dal punto di vista della protagonista, la storia mostra il mondo degli intrepidi e degli abneganti e il prezzo delle scelte. Cosa ho apprezzato di più? I personaggi, indubbiamente. Gli intrepidi sono folli! Folli e liberi, sanno di aria e vento, più che di fuoco, come se non potessero essere contenuti. Bellissimo anche il fatto che alla fine Tris capisca quanto coraggio ci vuole a essere abnegati e a votare se stessi agli altri. Ho apprezzato molto questa protagonista, la sua fragilità e la sua forza, perché te li rende ben chiari e non vedi mai nei suoi comportamenti arroganza o superficialità. Ho apprezzato molto anche il co-protagonista maschile: Quattro o Tobias che dir si voglia, mi è sembrato un perfetto allenatore e un ragazzo in gamba, almeno in questo libro (degli altri due parlerò poi) ed è uno dei pochi intrepidi decenti. Anche Uriah è grandioso e l'ho adorato sul serio.
Per il resto, non so bene come ma la maggior parte degli intrepidi faceva sembrare la fazione più che composta da intrepidi, composta da sociopatici. Primo tra tutti Eric a cui, mano sul cuore, in molti hanno augurato la morte. Poi c'era Peter... ho sperato che qualcuno lo buttasse nel burrone, ma nessuno lo ha fatto.
Ho apprezzato molto anche lo stile di scrittura, molto semplice e scorrevole, piacevole da leggere.
Insomma, il libro, questo primo libro, è godibile e molto carino, non dà grande spazio all'amore, questo no, ma per il resto ha tutti gli elementi giusti. Come mai solo quattro stelle allora? Beh, perché sono una romantica e perché per quanto apprezzi Tris la trovo troppo forzatamente asociale e alcune uscite poteva proprio risparmiarsele. Il libro comunque lo consiglio, sentitamente.

Il film
Quando inizialmente ho scritto che non ho aspettato abbastanza a leggere questo libro mi riferivo proprio al film. Nonostante la somiglianza con il libro, gli scarsissimi tagli e la recitazione più che buona non sono riuscita ad amarlo più di tanto. Mi succede con tutti i film: se amo il libro, non posso amare il film, è più forte di me. Non è un pregiudizio, è così e basta. Se guardo prima il film, come con Hunger Games, poi il libro lo amo, ma il contrario è una catastrofe. Quindi per amare il film, mi leggo il libro dopo. In questo caso non ho resistito e l'ho letto prima! >_<
E non il mese o l'anno prima che uscisse, ma l'ho iniziato tipo una settimana dopo che è arrivato in Italia... mi sono detta: al diavolo! Il film potrebbe piacermi comunque!
Beh, l'importante è crederci, no?
Parlando in modo oggettivo il film è davvero carino. I tagli sono stati pochi e i cambiamenti non particolarmente significativi, anche se a onor del vero Jeanine nel film interagisce molto di più con Tris e in modo più significativo e positivo che nel libro. Per il resto i cambiamenti sono minimi. A pesare positivamente sulla bilancia sono anche le scenografie e un bravissimo direttore della fotografia.

Da parte mia ho trovato molto interessante ritrovare Shailene Woodley, protagonista della serie tv "La vita segreta di una teenager americana", nei panni di Beatrice. Era credibile e la sua recitazione era ottima, non mi ha mia ricordato, neppure per un momento, il personaggio che ha interpretato per 5 anni.