<<Aveva così tante domande su di lei, così tante cose da scoprire.
Si sentiva come se avesse letto la prima pagina del libro più appassionante mai aperto
e poi lo avesse richiuso improvvisamente.>>
Ora mi chiedo cosa abbiano pensato gli spettatori di questa mia lotta interiore...
Titolo: Il richiamo dell'ombra
Titolo originale: Shadow's Claim
Autore: Kresley Cole
Editore: Leggereditore
Data di Pubblicazione: Aprile 2014
Pagine: 475
Titolo originale: Shadow's Claim
Autore: Kresley Cole
Editore: Leggereditore
Data di Pubblicazione: Aprile 2014
Pagine: 475
Prezzo: € 14.00
Trama: Trehan Daciano, conosciuto come il Principe delle Ombre, ha trascorso la vita a servire il suo popolo, eliminando nel silenzio della notte ogni minaccia che potesse colpirlo. Vampiro della stirpe segreta dei Daci, il freddo assassino non ha mai desiderato nulla per sé stesso, fino a quando non ha incontrato Bettina. La sua mano sarà il premio di un torneo in cui i suoi corteggiatori si sfideranno in cruenti duelli. Ma anche se Trehan dovesse uscirne vincitore e reclamare il corpo di Bettina, questo non basterebbe. La vera battaglia per il suo cuore deve ancora cominciare, e scatenare i suoi desideri più selvaggi potrebbe spaventare la giovane sposa. Oppure portarla al colmo della passione...
Voto:
La mia opinione: Mentre leggevo questo libro avevo tre pensieri ricorrenti:
1.La Cole è un genio
2.Sono completamente innamorata di Trehan, ti prego destino fammi incontrare uno come lui
3.Aria, ho bisogno di aria, smettila di farmi ridere così tanto, non respiro!
La Cole come al solito è unica, ha delle trovate talmente geniali che ti chiedi da dove le escono. Vogliamo parlare di Salem? Quanto ho adorato il silfo in un a scala da uno a dieci? Direi quindici! Ma come fa tirarle fuori, sul serio, come? E' un personaggio semplicemente geniale!
La protagonista, Bettina, non mi è piaciuta più di tanto. La Cole mi ha sorpreso con lei: di solito tira fuori personaggi femminili molto decisi e aggressivi, molto combattivi. Invece questa volta la protagonista era una ragazza che a me sembrava più che normale, quasi umana, nonostante fosse un incrocio tra un demone e una maga... Ad esempio, durante il torneo, a una delle sfide, Trehan le offre come regalo le teste degli uomini che l'avevano torturata e lei per poco quando le vede non sviene. Se la si vede da un punto di vista di un essere umano è comprensibile, ma come creatura del Lore, anche in considerazione di qual'era stato il comportamento delle protagoniste precedenti, non lo è affatto. Non ho potuto fare a meno, mentre la Cole descriveva nausea a stento trattenuta e possibili svenimenti, pensare a come avrebbe reagito Regin, o Mariketa, o Sabine... nessuna di loro avrebbe reagito in quel modo. Insomma, la protagonista a questo giro è fragile... fragile, giovane e confusa...umana, molto più delle precedenti, senza tuttavia essere un essere umano, e confesso che un po' mi sono sentita delusa.
Il protagonista maschile invece è... un tipo tutto d'un pezzo! Se si è letto Lothare si sa già qualcosa di lui, ma poco. Questo libro si intreccia con quello, tanto che durante il torneo Trehan ha dovuto intervenire per aiutare l'Antico Nemico più volte. In fondo a questo libro lo ritroviamo come sovrano dei Daci, che dà un consiglio spassionato a Trehan, lo stesso che Nix aveva dato a lui. Lo adoro! Nello stesso momento in cui è apparso i miei occhi sono diventati a forma di cuore!
La storia è, come sempre, molto divertente. La Cole è la Cole dopotutto e sa mantenere qualche slancio originale, anche tra i mille già visto e già sentito. Lieto fine d'obbligo, che però mi è sembrato un pochino sbrigativo.
La Cole come al solito è unica, ha delle trovate talmente geniali che ti chiedi da dove le escono. Vogliamo parlare di Salem? Quanto ho adorato il silfo in un a scala da uno a dieci? Direi quindici! Ma come fa tirarle fuori, sul serio, come? E' un personaggio semplicemente geniale!
La protagonista, Bettina, non mi è piaciuta più di tanto. La Cole mi ha sorpreso con lei: di solito tira fuori personaggi femminili molto decisi e aggressivi, molto combattivi. Invece questa volta la protagonista era una ragazza che a me sembrava più che normale, quasi umana, nonostante fosse un incrocio tra un demone e una maga... Ad esempio, durante il torneo, a una delle sfide, Trehan le offre come regalo le teste degli uomini che l'avevano torturata e lei per poco quando le vede non sviene. Se la si vede da un punto di vista di un essere umano è comprensibile, ma come creatura del Lore, anche in considerazione di qual'era stato il comportamento delle protagoniste precedenti, non lo è affatto. Non ho potuto fare a meno, mentre la Cole descriveva nausea a stento trattenuta e possibili svenimenti, pensare a come avrebbe reagito Regin, o Mariketa, o Sabine... nessuna di loro avrebbe reagito in quel modo. Insomma, la protagonista a questo giro è fragile... fragile, giovane e confusa...umana, molto più delle precedenti, senza tuttavia essere un essere umano, e confesso che un po' mi sono sentita delusa.
Il protagonista maschile invece è... un tipo tutto d'un pezzo! Se si è letto Lothare si sa già qualcosa di lui, ma poco. Questo libro si intreccia con quello, tanto che durante il torneo Trehan ha dovuto intervenire per aiutare l'Antico Nemico più volte. In fondo a questo libro lo ritroviamo come sovrano dei Daci, che dà un consiglio spassionato a Trehan, lo stesso che Nix aveva dato a lui. Lo adoro! Nello stesso momento in cui è apparso i miei occhi sono diventati a forma di cuore!
La storia è, come sempre, molto divertente. La Cole è la Cole dopotutto e sa mantenere qualche slancio originale, anche tra i mille già visto e già sentito. Lieto fine d'obbligo, che però mi è sembrato un pochino sbrigativo.
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