domenica 26 febbraio 2017

The Good Fight: il nuovissimo spin-off di The Good Wife




Buonasera lettori,
vorrei parlarvi un pochino di telefilm (in realtà vorrei parlarvi del nuovo capitolo di Blood Bank, ma dato che l'ho già recensito mi trattengo con non poca fatica). Tra le tanto sospirate nuove uscite di inizio anno ad aver attirato il mio interesse è stato proprio The Good Fight.


Piccola premessa: non sono una grande amante dei telefilm giudiziari o troppo coinvolti nella politica. Tra i telefilm che si svolgono tra le aule di tribunale mi ha appassionato solo The Good Wife, che trovavo molto interessante, sopratutto per via delle vicende personali di Alicia Florrick. Devo dire però che non sono riuscita ad amare la fine di quel telefilm, che mi ha lasciata molto delusa, le ultime stagioni poi erano proprio noiose, le ho guardate quasi per inerzia.


"The Good Fight", lo spin-off di The Good Wife ha come protagonista Diane Lockhart, ex capo di Alicia ed ex socia. All'inizio della serie la donna annuncia ai soci di volersene andare in pensione e che dopo la chiusura del suo ultimo caso lascerà l'ufficio. Così la donna accoglie a braccia aperte nel suo studio Maia Rindell, nuovo avvocato nonché figlia dei amici di Diane, che la fa lavorare al suo caso. Tra lo studio che la donna si trova ad affrontare c'è anche una vecchia conoscenza: Lucca Quinn, amica di Alicia che in passato lavorava per Diane.
La situazione precipita quando viene fuori che i genitori di Maia, due finanzieri, hanno imbrogliato i loro clienti rubando loro i soldi. Tra le loro vittime anche Diane, che si trova ora nella situazione di non poter più andare in pensione e che è costretta anche a cambiare studio...

Il telefilm, come si intuisce, si basa principalmente sulla figura di Diane Lockhart, interpretata dalla bravissima Christine Baranski. Diane era un personaggio controverso nella serie The Good Wife: femminista, politicamente impegnata, determinata e intelligente, Diana era a capo dello studio legale in cui viene assunta Alica. Amica leale, il più delle volte, Diane è difficile da inquadrare per quanto riguarda la morale in quanto il suo primo interesse è sempre il bene dei suoi clienti (e il guadagno), anche quando questo sembra andare contro qualunque scrupolo morale esistente. 

In The Good Wife la figura di Diane è molto marginale, il personaggio è poco approfondito e questo visto quanto era interessante è un peccato. Questa serie promette di darle molto più spazio, affiancandola a personaggi sia vecchi che nuovi. 
Devo dire che la scelta di riprendere Lucca Quinn non l'ho condivisa in modo particolare, come personaggio era abbastanza marginale e era apparsa solo nelle ultime serie. Ho apprezzato invece David Lee, da sempre l'avvocato che preferivo nella serie in quanto come cattivo era molto comico.

In definitiva questo telefilm parte da una buona idea, ha buone premesse e una protagonista interessante al punto giusto. Vediamo quanto riuscirà a reggere così, però, perchè i possibili sviluppi non mi vengono proprio in mente.... nel bene e nel male

martedì 21 febbraio 2017

Mystic Messenger: lo speciale di San Valentino



Ciao a tutti miei pazzi, pazzi lettori!
Come va? Avevo la sensazione che steste aspettando questo post: eravate in agguato, in attesa di vederlo apparire... forse? lol
Vi immagino quasi che fate un salto qui e storcendo il naso dite "Ma di MM non scrive più niente?", come se fosse possibile! No, ho aspettato, da brava, che fosse passato un po' di tempo per evitare di sentire qualcuno gridare allo spoiler (qualcuno ha già gridato).

E' uscito lo speciale di San Valentino, Cheritz ha avuto pietà di noi.  Una storia con un finale che si può comprare negli after ending, solo quella di Seven da ciò che ho visto presenta diramazioni (non ho comprato Jaehee, non ho bisogno di vivere nella friend-zone in un otome!). Ho ovviamente iniziato con il mio amatissimo Jumin, sono passata a Zen, Seven e infine Yoosung...

Sorprendentemente, dopo averle lette (ci ho messo un pochino, non avevo tante clessidre) devo dire che, quella che mi è piaciuta di più è quella di Seven, sia perchè ha due finali, sia perchè è quella un pochino più originale (ho adorato la caccia al tesoro e la bambolina di Seven! Perchè non la producono realmente? Io la vorrei! La vorrei tantissimo!). Devo dire che tra i suoi due finali non so quello che mi è piaciuto di più. Uno è davvero dolce da morire (quello al cioccolato bianco), così romantico... Ti fa venire voglia di prendere Seven e ricoprirlo di baci! L'altro era molto... più piccante diciamo XD
Sono rimasta sorpresa però dai disegni, che abbiano cambiato disegnatore? Prima erano molto più belli!!!!!!

Quella che ho apprezzato meno (pensavo l'avrei apprezzata di più) è quella di Yoosung. Mi aspettavo una versione filino più Yandere.... e invece era teneroso teneroso... cosa che in linea di massimo non mi dispiace, ma il suo San Valentino è stata un attimo noioso.

Ho amato molto invece sia Jumin (anche se lui arriva solo alla fine, cavolo!) che Zen (sopratutto la scelta di distruggere la tv lol), ma Seven è quello che questa volta mi ha conquistato di più.

E voi? Le avete già lette tutte? Mi chiedo quale sia stata la vostra preferita... punto su Seven questa volta, manco il tiro? lol
Buon gioco ;)


martedì 14 febbraio 2017

Yuri!!!! On ice: nati per fare la storia!


Mi ci è voluto un po' per autoconvincermi a fare questo articolo, o meglio a finirlo. L'ho iniziato quattro volte, interrotto e poi ricominciato da capo. Questa è la quinta e spero sia la volta buona.

Con Yuri!!!! On ice le cose stanno così: o ti piace oppure no. Non hai via di mezzo. Non è un anime carino, non è qualcosa che dici "ma si, l'ho guardato per ammazzare il tempo". No, è proprio una cosa che va stranamente all'estremo: poi ossessionartici e entrare a far parte del fandom folle e perdutamente innamorato di questo anime o puoi disinteressartene totalmente. 
Non provoca reazioni tiepide, non sa nemmeno cosa sono le reazioni tiepide, YOI (acronimo di Yuri!!!! On ice) è un anime che da' il batticuore.

La storia è quella di Katsuki Yuri, un pattinatore di figura giapponese che al finale del Gran Prix fa una figura orribile e proprio davanti al suo più grande idolo: l'imbattuto, pluripremiato Viktor Nikiforov, che conquista in quell'occasione l'ennesima medaglia d'oro.
Scoraggiato il ragazzo torna in patria chiedendosi se sia meglio o meno ritirarsi e rinunciare al suo sogno. Una volta a casa dall'università però, mostra a una sua vecchia amica una cosa su cui ha lavorato: trattasi di una replica pressoché perfetta del programma di pattinaggio che Viktor ha eseguito nel Gran Prix. Sfortuna (o fortuna) vuole che il video sia messo in rete e riceva un numero incredibile di visualizzazioni... Tanto che il video finisce per vederlo perfino Viktor! 
A sorpresa Yuri si ritrova il suo idolo a casa (nudo, nel bagno all'aperto per la precisione), che gli fa una delle più incredibili proposte del mondo: fargli da coach per quella stagione, così che lui possa vincere l'oro.
Le cose però non sono mai così semplici e Yuri Plisetsky, giovane promessa del pattinaggio artistico, arriva dalla Russia per riprendersi Viktor....

Questo è quello che succede all'incirca nel primo episodio (forse qualche cosettina-ina del secondo) e non vado oltre nel raccontare la trama, sia perchè parte del bello dell'anime è vedere come andranno le gare di pattinaggio, sia perchè parlare dell'evoluzione e della crescita dei personaggi, delle loro dinamiche, vorrebbe dire svelare la parte più bella di YOI, togliendo quasi il gusto di guardarlo.

Yuri!!!! On ice è un anime sul pattinaggio artistico di figura maschile, cioè quello che non ho mai guardato perchè non mi interessava (a me piace quello femminile e adoro in modo folle Carolina Kostner, che per me è, come hanno detto una volta i commentatori, "un pezzo di arte sul ghiaccio". Adoro anche Kim Yuna, i suo programmi erano splendidi e il modo di pattinare era così elegante... TT). Comunque l'esistenza di un anime sul pattinaggio artistico sul ghiaccio mi ha subito fatto "drizzare le antenne" e ho deciso di guardarlo... e di prenderlo spietatamente in giro per i primi tre episodi. in cui ancora non ero nel trip mentale in cui sono ora.
Le dinamiche tra i due protagonisti infatti erano molto fan service all'inizio, ma poiché pensavo proprio fossero giusto un fan service e non sarebbero sfociati in niente a me veniva semplicemente da ridere e da prenderlo in giro (tra l'altro a YOI manca giusto una lettera per essere yAoi).
Mi ritrovavo molto nelle insicurezze e nelle crisi di Yuri, mi ricordava me stessa prima di ogni esame sostenuto all'università, con tanto di crisi isterica di pianto. A modo mio lo apprezzavo e mi catturava, nonostante continuassi a prenderlo spietatamente in giro.
Poi è successa questa cosa in questo episodio, il settimo se non sbaglio, in cui anche grazie a questo fan service molto verso il canon, finisci ormai per cadere nell'ossessione.
Per farla breve diciamo che dall'episodio 7 la coppia è ufficialmente canon e chiunque tentasse di trattenere il suo amore per questa coppia o quest'anime semplicemente si arrende. Una cosa tipo "fate di me quel che volete".

Se dovessi dire perchè prende così tanto direi che in parte è grazie a come sono stati costruiti i personaggi. Yuri è qualcuno con cui è facile identificarsi: non qualcuno con un talento incredibile e ineguagliabile e cui tutto riesce senza problemi, ma per cause esterne non ce la fa. Yuri è un ragazzo che è bravo, ma sopratutto che lavora veramente duro per riuscire a portare un programma vincente e ugualmente quando arriva al dunque entra nel panico e diventa il peggior nemico di se stesso. E per di più ha pure un metabolismo del cavolo! E' facile ritrovarsi in un personaggio così umano ed è incredibile quanto la sua relazione con Viktor riesca ad emozionarti.
Viktor è un po' il bello e misterioso della serie, il vero fulcro della maggior parte delle domande che ti poni guardando YOI, domande che troveranno risposta (le due "L", io non le posso dimenticare quelle benedette due "L"), basta portare un po' di pazienza.
Diverso peso avranno anche i personaggi secondari, tra cui non so se mettere o meno anche Yuri Plisetsky in quanto il suo personaggio ha molto spessore e anche un certo peso, ma non lo metterei tra i protagonisti, che comunque rimangono Viktor e Yurio. 

Il punto è, in definitiva, quest'anime è meraviglioso (e il 90% delle fan art che ho visto su di lui sono anch'esse meravigliose, e anche alcune dj sono davvero, ma davvero splendide). Guardatevelo! XD

Passo e chiudo! Buon San Valentino!

venerdì 3 febbraio 2017

Blood Bank: le strane tendenze del web



Buonasera lettori!
Come va? Che combinate? Ultimamente sto pochissimo sul blog e ci sono pochi aggiornamenti, scusate >___<
Sto da poco uscendo dalla modalità impasticcata, per questo confido di riemergere presto dalle mie ceneri! ;)

Mentre ancora sono lì sotto che ardo, però, ho pensato di parlare di uno yaoi che sto sinceramente apprezzando tantissimo: "Blood Bank". L'artista è un certo/una certa Silb, il "manga" è coreano e probabilmente, ma anche per il modo in cui è strutturato, sarebbe credo sbagliato definirlo "manga" o "manwa". L'opera infatti, che è tutt'ora in corso, viene tradotta dal sito Lezhin in inglese ed è composta momentaneamente da più di 50 capitoli, che più che pagine sembrano essere fatti di una gigantesca striscia di disegni colorati (se andate sul sito a leggervi un capitolo capirete che intendo, i primi due capitoli sono gratuiti).
Ultimamente su internet questo genere di manga sta spopolando. In cima alla lista dei più conosciuti e i più apprezzati di questo tipo c'è  Killing Stalking, che sinceramente a me non piace, ma anche At the End of the Road, che a me sta piacendo moltissimo, e A Guy Like You, hanno il loro discreto seguito. Sono profondamente convinta che anche Blood Bank sia uno dei più popolari, anche al di là della trama, basta guardare i disegni per innamorarsene.

Blood Bank
di Silb
Capitoli: 61  (conclusa)
inedito in Italia
Anno di inizio pubblicazione: 2015
Genere: yaoi, romantico, soprannaturale, distopico.

In un tempo imprecisato del passato un meteorite si è abbattuto sulla Terra, portando, non si sa bene come, l'oscurità e un freddo perenne. I vampiri sono allora emersi dall'oscurità e hanno sfruttato l'occasione per dominare gli umani, che si sono affidati a loro per sopravvivere. Almeno la favoletta è all'incirca questa, in pratica i vampiri hanno sottomesso gli umani e li trattano come animali da compagnia/pasto... Non esattamente bello.
La storia inizia con One, un banchiere di una delle più grandi banche del sangue (i vampiri commerciano in sangue... umano ovviamente) che un giorno viene chiamato da un suo superiore, un vampiro appunto, che lo informa di una visita inaspettata: Shell Overlord, figlio del vampiro che comanda potremmo definirlo il loro intero Stato, farà un ispezione alla banca. One avrà il compito di fargli un resoconto della situazione, tuttavia durante l'incontro Shell finisce per intuire uno dei suoi molti segreti: One è infatti immune ai feromoni dei vampiri.
Voto:



Come posso descrivere questo manga? E' una cosa strana... All'inizio non mi piaceva. Avevo guardato le prime scans e non mi attirava e gli ho fatto ciao ciao, pietra sopra e tanti saluti. Ma ogni volta che in giro vedevo comparire un'immagine venivo tentata. E' disegnato così maledettamente bene!
Alla fine ho letto un capitolo a caso e mi è piaciuto. Allora, quando ormai ne ero innamorata persa, sono tornata a leggermelo dal primo capitolo.
Blood Bank è bellissimo. Inizia abbastanza in stile 50 sfumature di grigio, cosa che mi ha frenata tantissimo, ma poi la storia si sviluppa ramificandosi in molte direzioni, l'intreccio diventa incredibilmente ricco, mentre i personaggi acquistano sempre più spessore.
I segreti di One, legati alla società dei vampiri e alle "arti" (esseri umani particolarmente belli che vengono "tenuti" in modo particolare dai vampiri), si sveleranno pian piano, mostrando un passato inaspettato e sorprendente, in cui niente è lasciato al caso. Ad acquistare spessore non è solo lui però, anche se molto della storia ruota effettivamente intorno a lui, ma anche Shell che una volta rivelata la sua vera natura si troverà a lottare per mantenere il rapporto con lui.
In pratica la bellezza di questo manga sta nella magistrale capacità dell'autrice di passare da quello che era un rapporto superficiale e un intreccio quasi inesistente, a una vera e propria storia d'amore in grado di travolgerti con una miriade di emozioni e ad un intreccio ricco di colpi di scena, in cui non sai mai cosa aspettarti.

Attualmente il manga è reperibile in inglese, a pagamento, sul sito Lezhin. In italiano c'è una pagina facebook, Blood bank ita, che lo sta traducendo amatorialmente. totalmente dedicata al manga.

giovedì 2 febbraio 2017

Teen Wolf: 10 colpi al cuore



Buonasera lettori! Che combinate?
Io sono ancora in adorazione di Teen Wolf, da ieri. Ho voluto aspettare a pubblicare questo post perchè, beh, mi sembrava meglio dare un minimo di tempo per vedersi la puntata prima di spoilerare all'incirca ogni cosa! XD
Ho amato questa prima parte di stagione alla follia, ma è stata una sofferenza.  Così, invece di raccontarla in modo semplice ho deciso di riassumerla nei dieci principali"colpi al cuore" che questa stagione ha saputo dare in quantità.


Il primo colpo al cuore è nel primo episodio (si, nemmeno il secondo hanno voluto aspettare): i Ghost Rider arrivano in città e iniziano a prendere le persone e a farle sparire. Stiles riesce a vederli quindi lui è tra i primi ad essere preso. Nell'episodio uno, quindi inizia a rendersi conto che nessuno si ricorda di lui e proprio a quel punto incontra Lydia. La ragazza, forse per i propri poteri di banshie, ancora si ricorda di lui e i due provano a scappare dalla caccia selvaggia, senza successo. 
Chiusi nella jeep senza possibilità di fuga, Stiles le dice prima di essere preso di ricordare quando lei gli ha salvato la vita, quando lui aveva una cotta per lei al primo anno e al secondo... e al terzo. Le dice di ricordare che lui la ama... Poi viene preso dai Ghost Rider.


Il secondo colpo al cuore arriva quando viene fuori che Lydia effettivamente non ricorda Stiles, nessuno lo ricorda, ma tutti a un qualche livello ne avvertono la mancanza. Tutti tranne il padre del ragazzo che, sorpresa sorpresa, pensa di non aver mai avuto figli e vive felice con la moglie, la quale è "guarita" miracolosamente dalla malattia che nella realtà non alterata in cui Stiles esisteva, l'aveva portata alla morte.. Comunque in cerca di risposte, i poteri da banshee della ragazza tirano fuori un nome: Stiles (e se ci si fa caso la parola Stiles è composta dal vero nome di Stiles, o almeno dal modo in cui poi lo sceriffo dirà che lo pronunciava lui).


Terzo colpo al cuore: il nonno di Stiles!
Nella durissima lotta per riavere uno dei nostri personaggi preferiti, la comparsa di nonno Stilinski è qualcosa che nessuno si aspettava... anche perchè nessuno sapeva della sua esistenza. L'uomo è affetto da demenza senile dice al figlio, quando questo va a riprendere Scott, Malia e Lydia, in modo piuttosto cattivo, di tornarsene "da suo figlio" e per un attimo, un attimo solo, pensi che questo possa spingere lo sceriffo a ricordare... ma niente.


Quarto colpo al cuore: Stiles ritorna!
Almeno sugli schermi! Infatti il personaggio nel quinto episodio appare tantissimo mentre cerca, disperatamente, un modo per tornare nel proprio mondo. Sorprendentemente nel "mondo" dei Ghost Rider tutti i prigionieri sono tenuti in una specie di stazione ferroviaria e sembrano degli zombi incapaci di reagire, in attesa dell'arrivo del treno. In questa puntata fa la sua comparsa anche un personaggio che ormai ritenevamo (almeno io personalmente) archiviato: Peter Hale... Quest'ultimo riesca a tornare, anche se in fin di vita, a Beacon hill, mentre Stiles riesce infine a mettersi in contatto con Scott e Lydia. Quando il ragazzo chiede a Lydia se lei ricorda quello che le ha detto, e lei gli ripete le sue parole... "Colpo al cuore" è l'unica descrizione che mi viene da dare sentendo Lydia ripetere "Remember i love you" .
Stiles dà ai due il nome di una città in cui cercare indizi perchè anche imprigionato in un'altra dimensione il ragazzo rimane uno dei personaggi più utili della serie.


Quinto colpo al cuore: lo sceriffo Stilinski trova finalmente la stanza di Stiles. Non potevo quasi crederci: toglie finalmente quella m***a di carta da parati e trova la stanza, vuota, di Stiles! Ho urlato!


Sesto colpo al cuore: la maglia con il numero 24!
Il padre di Stiles chiama Lydia per chiederle aiuto e la ragazza, una volta entrata nella stanza inizia a raccontargli la sua teoria, dicendogli che sua moglie è morta e la donna con cui vive non è lei, ma qualcosa inviato dai Ghost Rider per non far riemergere il ricordo di Stiles. Mentre passeggia per la stanza si vede riapparire tutte le cose appartenute al ragazzo: la lavagna con gli indizzi, lo spago colorato, i libri... Ma lei è l'unica a vederli, perchè Claudia sembra bloccare i ricordi dello sceriffo. Allora Lydia prende la maglia, quella della squadra di Lacrosse, quella con il numero 24 e in un gesto per nulla casuale gliela lancia. Così la maglia si materializza quasi magicamente nelle mani del padre di Stiles.


Settimo colpo al cuore: il vero nome di Stiles finalmente!!!!
Troppo bella per essere descritta solo a metà, ti sbriciola il cuore come fosse fatto di pasta frolla il momento in cui il padre di Stiles si ricorda di lui e la sua camera inizia ad apparire mentre lui con i fili colorati traccia gli oggi che contiene e che fino ad un attimo prima erano invisibili. Bellissimo anche il discorso che  fa al branco di Scott, mentre sembra quasi aver abbandonato la speranza, Noah Stilinski arriva e inizia a parlare di Stiles....
"Io ho un figlio. Il suo nome è Mieczyslaw Stilinski, ma noi lo chiamiamo Stiles. 
Me lo ricordo. 
Quando Stiles era un bambino, non riusciva a dire il suo nome. Non so bene perché, è abbastanza facile da pronunciare, ma l'unica parola che gli veniva fuori era 'Mischief'. Sua madre lo chiamò così, fino a quando... 
Mi ricordo quando Stiles ricevette la Jeep. Apparteneva a sua madre. Voleva che la usasse lui. La prima volta che si mise al volante, finì dritto in un fosso. Quel giorno gli diedi il suo primo rotolo di nastro adesivo. Si metteva sempre nei guai, ma ha sempre avuto un grande cuore. Sempre."
Inizialmente mi è sembrato casuale il fatto che nel discorso menzionasse quando Scott è diventato un licantropo, dopo aver visto l'ultima puntata posso dire tranquillamente che di casuale non c'era niente.


Ottavo colpo al cuore: la stanza criogenica e l'ipnosi.
Nel tentativo di ricordarsi di aprire un varco per la dimensione in cui sono tenuti prigionieri tutte coloro che sono stati rapiti dai Ghost Rider, i ragazzi provano a ricordarsi di Stiles. Decidono quindi di usare la camera criogenica usata in precedenza da Parrish.
In questo modo Scott, guidato dalla voce di Lydia riesce a riacquistare lentamente i ricordi di Stiles. Uno in particolare è quello che fa salire le lacrime agli occhi: quando Malia dice a Scott che Stiles lo considerava un fratello, l'alpha ricorda di quando Stiles era entrato nella pozza di benzina, mentre lui reggeva un segnalatore di posizione accesso, per salvargli la vita. E' in quell'occasione che Stiles gli dice che lui è suo fratello e che ha bisogno di lui.
Anche Malia ricorda il modo in cui lui le aveva insegnato a controllarsi, la fiducia totale che aveva in lei, tanto da  starle vicino durante la luna piena, mentre ancora non sapeva controllarsi pienamente.
Ma Lydia è stata quella che ha distrutto completamente le possibilità di trattenersi, quando la ragazza ricorda il bacio con Stiles e dice che da lì è cambiato tutto (a me non era sembrato, ma tifando Stydia ben venga) ero calma, con il fazzoletto in mano ma calma. Ma quando Lydia dice che non ha potuto dirglielo anche lei, che non ha potuto dirgli che lo ama...


Nono colpo al cuore: reunion!!!!
Stiles ritorna, per i suoi amici, per combattere con loro, per salvare tutti. Riappare nella sua amata Jeep ed è quasi scontato che la prima persona da cui vada sia Scott. Non so quale reunion mi sia piaciuta di più, se quella tra Stiles e suo padre (meraviglioso come l'uomo dopo aver riabbracciato il figlio lo incita a correre dai suoi amici), o tra Stiles e Scott.... Oh, no, aspettate:


Si, è decisamente questa quella che ho preferito! Finalmente! Dopo sei anni! Avevo perso le speranze, Lydia sembrava non provare quel genere di sentimento per Stiles, che da parte sua sembrava sempre pronto a tutto per lei. Poi c'era Malia, poi Parrish.... Entrambe le coppie mi piacevano, ma loro.... sono loro.


Decimo colpo al cuore: Peter.
Ho sempre (sempre, sempre, sempre) odiato Peter Hale: è un personaggio egocentrico, crudele e meschino. Tutte le volte che si comporta in modo altruistico ti viene da pensare che ci sia qualcosa dietro e la maggior parte delle volte hai pure ragione (ma non sempre, va detto).
Questa stagione è la prima in cui Peter mi è apparso sempre egocentrico e meschino...ma un padre, un vero padre, pronto a fare di tutto per salvare sua figlia.
Rischia la vita per lei non una, non due, ma ben cinque volte (se contiamo la battaglia finale), affrontando i Ghost Rider da cui si era sempre dichiarato pronto a scappare, per permettere a lei la fuga o per combattere al suo fianco. La cosa assurda è che questo comportamento non ha niente di forzato, non sembra implausibile, perchè Peter è sempre stato in questa zona grigia, né buono né veramente cattivo.
Senza contare che in questa stagione quasi senza Stiles è uno dei pochi personaggi divertenti XD


Che altro dire: la fine mi ha lasciato perlessa. Se non sapessi che ci sono altri 10 episodi quasi non me li aspetterei. E' preoccupante anche il modo in cui sembri tutto la fine di un ciclo: Stiles che da la mazza a Mason, che dice che lascerà la Jeep a Scott (il "simbolico" nastro adesivo lol). Ma la scena che sa più di fine è Stiles che salito in macchina, accende la radio della polizia e sente il padre dire che è stato trovato un cadavere nel bosco e si volta verso Scott che è seduco accanto a lui.
La fine di un ciclo.
Se non fosse certo che ci aspettano altri dieci episodi direi quasi la fine di Teen wolf.