<<Credo negli atti di coraggio ordinario,
nel coraggio che spinge una persona a ergersi in difesa di un’altra.>>
Prima di spiegare la mia affermazione vorrei fare una piccola, brevissima, scheda del libro.
Titolo italiano: Divergent
Autore: Veronica Roth
Editore: De Agostini
Data di Pubblicazione: 2012
Pagine: 480
Prezzo: €14.90
Trama: Dopo la firma della Grande Pace, la città (di cui ignoriamo momentaneamente il nome) è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c'è un solo tratto dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita. Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l'addestramento però si rivela duro e violento, e i posti disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione bastano solo per la metà dei candidati. Come se non bastasse, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere dei sospetti sulla sua Divergenza...
Giudizio:
La mia opinione: Prima di tutto vorrei dire una cosa, sperando che nessuno mi prenda troppo per pazza: io il mondo che presenta Tris non lo definirei proprio distopico. Voglio dire: penso che sarebbe bello essere ristretti in un’unica categoria senza poter essere, fare o pensare qualcos'altro oltre a quello che viene imposto? No! Però faccio notare che ogni persona che fa parte di una fazione ha un lavoro, una casa, la capacità di prendersi cura di se e di proseguire i suoi specifici interessi, è brutto che non possono variare, quello si, ma per il resto, esclusi a parte, sono messi meglio di tante persone al giorno d'oggi. Sinceramente, a parte l'essere un po’ irritante, la situazione mi sembrava abbastanza buona, almeno prima che iniziasse il massacro.
Il film
Giudizio:
La mia opinione: Prima di tutto vorrei dire una cosa, sperando che nessuno mi prenda troppo per pazza: io il mondo che presenta Tris non lo definirei proprio distopico. Voglio dire: penso che sarebbe bello essere ristretti in un’unica categoria senza poter essere, fare o pensare qualcos'altro oltre a quello che viene imposto? No! Però faccio notare che ogni persona che fa parte di una fazione ha un lavoro, una casa, la capacità di prendersi cura di se e di proseguire i suoi specifici interessi, è brutto che non possono variare, quello si, ma per il resto, esclusi a parte, sono messi meglio di tante persone al giorno d'oggi. Sinceramente, a parte l'essere un po’ irritante, la situazione mi sembrava abbastanza buona, almeno prima che iniziasse il massacro.
I continui riferimenti ad Hunger Games che
avevo trovato nelle recensioni poi proprio non li ho capiti, le
similitudini che ho visto sono due: il mondo è un mondo vagamente contorto e la
protagonista diventa una specie di guerriera. Fine delle similitudini. Qui non
ci sono ragazzi mandati al macello per il divertimento di qualcuno, al massimo
c'è l'iniziazione dagli Intrepidi che è particolarmente dura, ma faccio notare
che la fazione viene scelta, se uno non vuole combattere la evita, se vuole
essere certo di entrare va tra gli abneganti e vive felice e tranquillo. Lì
l'iniziazione sono trenta giorni di volontariato, e che sarà mai! Certo, poi
diventi monocolore e forse forse la loro filosofia è un po’ eccessivamente
passiva e buonista, ma passare la vita a fare del bene agli altri non è una
brutta cosa. Forse da quel modo di vivere finisci per sentirti soffocato se non
lo condividi, come la protagonista, ma dubito che qualcuno entri in casa tua
per vedere la tua collezione di fumetti e quindi fai tranquillamente
l'abnegante di fuori e l'otaku di dentro! XD
Oppure datti alla cucina e prepara un
mucchio di dolci, poi dovrai regalarli, ma se ci pensi è meglio così, mantieni
la linea! XD
Lasciando perdere le battute e passando
alla storia, devo dire che mi è piaciuta molto: è interessante, coinvolgente e
ricca di azione. Narrata dal punto di vista della protagonista, la storia
mostra il mondo degli intrepidi e degli abneganti e il prezzo delle scelte.
Cosa ho apprezzato di più? I personaggi, indubbiamente. Gli intrepidi sono
folli! Folli e liberi, sanno di aria e vento, più che di fuoco, come se non
potessero essere contenuti. Bellissimo anche il fatto che alla fine Tris
capisca quanto coraggio ci vuole a essere abnegati e a votare se stessi agli
altri. Ho apprezzato molto questa protagonista, la sua fragilità e la sua
forza, perché te li rende ben chiari e non vedi mai nei suoi comportamenti
arroganza o superficialità. Ho apprezzato molto anche il co-protagonista maschile:
Quattro o Tobias che dir si voglia, mi è sembrato un perfetto allenatore e un
ragazzo in gamba, almeno in questo libro (degli altri due parlerò poi) ed è uno
dei pochi intrepidi decenti. Anche Uriah è grandioso e l'ho adorato sul serio.
Per il resto, non so bene come ma la
maggior parte degli intrepidi faceva sembrare la fazione più che composta da
intrepidi, composta da sociopatici. Primo tra tutti Eric a cui, mano sul cuore,
in molti hanno augurato la morte. Poi c'era Peter... ho sperato che qualcuno lo
buttasse nel burrone, ma nessuno lo ha fatto.
Ho apprezzato molto anche lo stile di
scrittura, molto semplice e scorrevole, piacevole da leggere.
Insomma, il libro, questo primo libro, è
godibile e molto carino, non dà grande spazio all'amore, questo no, ma per il
resto ha tutti gli elementi giusti. Come mai solo quattro stelle allora? Beh, perché
sono una romantica e perché per quanto apprezzi Tris la trovo troppo
forzatamente asociale e alcune uscite poteva proprio risparmiarsele. Il libro
comunque lo consiglio, sentitamente.
Quando inizialmente ho scritto che non ho
aspettato abbastanza a leggere questo libro mi riferivo proprio al film.
Nonostante la somiglianza con il libro, gli scarsissimi tagli e la recitazione
più che buona non sono riuscita ad amarlo più di tanto. Mi succede con tutti i
film: se amo il libro, non posso amare il film, è più forte di me. Non è un
pregiudizio, è così e basta. Se guardo prima il film, come con Hunger Games,
poi il libro lo amo, ma il contrario è una catastrofe. Quindi per amare il
film, mi leggo il libro dopo. In questo caso non ho resistito e l'ho letto
prima! >_<
E non il mese o l'anno prima che uscisse,
ma l'ho iniziato tipo una settimana dopo che è arrivato in Italia... mi sono
detta: al diavolo! Il film potrebbe piacermi comunque!
Beh, l'importante è crederci, no?
Parlando in modo oggettivo il film è
davvero carino. I tagli sono stati pochi e i cambiamenti non particolarmente
significativi, anche se a onor del vero Jeanine nel film interagisce molto di
più con Tris e in modo più significativo e positivo che nel libro. Per il resto
i cambiamenti sono minimi. A pesare positivamente sulla bilancia sono anche le
scenografie e un bravissimo direttore della fotografia.
Da parte mia ho trovato molto interessante
ritrovare Shailene Woodley, protagonista della serie tv "La vita
segreta di una teenager americana", nei panni di Beatrice. Era credibile e
la sua recitazione era ottima, non mi ha mia ricordato, neppure per un momento,
il personaggio che ha interpretato per 5 anni.