"Prima di intraprendere il sentiero della vendetta scavate due tombe".
In molti ormai conosceranno questa citazione a causa proprio di Revenge. Io la conoscevo da prima a causa di Kill Bill, non perchè mi intenda di filosofia. Comunque torniamo al punto.
Dopo aver dato l'addio ad Hart of Dixie, oggi ci troviamo a dire addio ad un altro telefilm che ci ha accompagnato per ben quattro anni e che, lo ammetto, alla fine mi ha pure commosso.
Revenge racconta la storia della bionda Amanda Clarke - alias Emily Thorne - (interpretata dalla semplicemente meravigliosa Emily VanCamp, già conosciuta in altri telefilm come Evewood o Brothers&Sisters) che dopo un infanzia da incubo, torna negli esclusivi Hamptons a cercare vendetta per il padre ingiustamente accusato di terrorismo e morto in carcere. Seguendo i diari da lui lasciati la ragazza rintraccia tutti i colpevoli, persone con cui l'uomo lavorava e vecchi amici, e gli distrugge lentamente e definitivamente la vita, senza ucciderli però (specifichiamo!). Il suo obiettivo principale è la famiglia Grayson e in particolare Victoria (interpretata dalla bellissima e bravissima Madeleine Stowe), matriarca della famiglia ed ex amante del padre, da lei sfruttato poi come capro espiatorio, per salvarsi dall'accusa di terrorismo. Per avvinarsi a loro la ragazza inizia a uscire con Daniel, giovane rampollo dei Grayson.
Quando il telefilm è iniziato era avvincente. Attorno ad Amanda, che aveva assunto il nome di Emily Thorne, ruota un mondo intero riservato a un'esclusiva cerchia di persone ricchissime che lei vuole distruggere, ma anche inaspettati alleati come Nolan Ross (interpretato da Gabriel Mann), che si accorge subito della sua vera identità.
Nolan è e sempre sarà uno dei personaggi più amati della serie, impossibile non amarlo! A colpire di lui non è solo il carattere eccentrico del personaggio o il fatto che riesca in un modo o nell'altro sempre a strapparci un sorriso. Non è nemmeno l'incredibile dolcezza che si scorge qua e là, ad esempio se ripenso alle prime puntate mi viene in mente quando a regalato la casa ad Emily per il suo compleanno (o meglio per il compleanno di Amanda). Ciò che ci fa amare veramente Nolan è la sua totale e incrollabile lealtà nei confronti della protagonista, che inizialmente lo respinge con aggressività e freddezza. Il rapporto tra i due si evolve fino a diventare simile a quello di due fratelli. In assenza del padre Nolan rappresenta tutta la famiglia di Emily/Amanda e lo stesso lei per lui, e questo è semplicemente bellissimo.
A incrociare la strada di Emily/Amanda non è però solo Nolan, ma anche il suo vecchissimo amico Jack Porter. Da piccoli lui e Amanda erano molto uniti, tanto che ha dato il suo nome alla sua barca, e quando i servizi sociali la portarono via da bambina, lui adottò il cane di lei: Sam.
Sam e Jack sono molto importanti per Amanda, rappresentano quello che era prima che le distruggessero la vita. Lei li ama, ma non può legarsi a loro se vuole vendetta. Tuttavia non puoi davvero guardarti Revenge e non fare il tifo per Emily e Jack. Purtroppo la loro storia è davvero tirata tanto per le lunghe che alla fine non puoi non pensare che non ci sarà mai. Insomma, sembra che tutte le occasioni vadano perse.
In queste quattro stagioni ne vediamo di tutte: tra personaggi che si salvano per il rotto della cuffia, altri che muoiono assurdamente, altri ancora che tornano dalla tomba, tutto inizia a tendere e sembra terminare in una tristissima trashata (non dei livelli di PLL, ma ci avviciniamo abbastanza) tanto che ad un certo punto ho detto basta e ho smesso di guardarlo. E' il ritorno di David Clarke, il creduto defunto padre di Amanda, ad aver riacceso l'interesse e mi sono recuperata con non poca fatica tutte le puntate.
David appare nei ricordi della protagonista come il padre ideale, un padre che da piccola l'ha sempre fatta sentire amata e protetta. Un padre che le ripeteva di amarla "Infinite volte infinito", tanto che lei si tatua sul polso proprio quel simbolo, simbolo che racchiude il verso significato della vendetta di Emily/Amanda: l'amore incondizionato verso il padre.
E' questo simbolo e in particolare questa incisione ad accompagnarci per tutta la storia, fino alla scena in assoluto più bella dell'ultimo episodio, dove Amanda cita la frase che ho messo all'inizio del post.
Ma facciamo un attimo un passo indietro. David è tornato, ma è ahimè un malato terminale di cancro. Amanda, che ha dichiarato al mondo intero la sua vera identità, è stata arrestata (ingiustamente) per l'omicidio di Victoria. Fuggita di carcere, con l'aiuto di Nolan e Jack, rintraccia la donna e la affronta con una pistola alla mano, mentre Nolan incastra la donna che ha ucciso un ex di Amanda e ha tentato di uccidere Jack (quanto sarà meraviglioso Nolan da 1 a 10?? Quanto??? *_*).
Victoria, che tra i tanti difetti non ha la stupidità, ha istallato delle telecamere, ma ad Amanda non importa: vuole ucciderla, vole superare la linea che non ha mai oltrepassato e porre fine a tutto. E così è: la donna viene ferita a morte da un colpo di pistola, ma a spararlo non è stata Amanda, bensì David.
L'uomo, accorso in aiuto della figlia, uccide l'ex amante dicendo ad Amanda che ora era il suo turno di salvarla, dopo che lei aveva praticamente rinunciato alla sua vita per salvare lui. Poi Vittoria spara a Amanda ecc.. ecc.. (della serie interesse per gli eventi minimi). David, che salverà la vita alla figlia anche chiamando l'ambulanza, verrà arrestato, ma rilasciato per motivi di salute. Una delle scene più belle è di loro due sul portico della casa al mare, dove l'uomo dice alla figlia quanto sia fiero di lei e quanto la ami, dicendole che quando sentirà la sua mancanza le basterà riguardare l'incisione del simbolo del doppio infinito. L'uomo muore lasciandole queste parole. Allora Amanda tira fuori la citazione di Confucio, citazione che da senso al titolo di questo doppio episodio finale ("Twe Graves") , dicendo che una delle tombe era per lei, ma che era stata salvata dall'amore del padre (io ero con i lacrimoni).
Il resto dell'episodio ci mostra un finale felice, in cui Amanda, con la sorella Charlotte accanto, viene scortata all'altare da Nolan, dove ad attenderla troviamo Jack. La canzone di sottofondo, per creare una degna chiusura, è quella usata nei primi episodi ("For you" di Angus e Julia Stone). Durante il ricevimento l'uomo chiede un minuto di silenzio per le persone che non ci sono più e Amanda gli regala un cane, un cucciolo di labrador (come Sam). Bellissimo anche il pezzo prima della cerimonia dove Nolan confessa ad Amanda che non sa cosa l'aspetta dopo la vendetta. Alla fin fine anche per lui quella è stata la vita per molti anni. Amanda lo rassicura con una dolcezza che solo nell'ultima stagione è emersa davvero.
Jack e Amanda partono con una barca verso il largo, la ragazza ha cicatrici impossibili da dimenticare, ma sembra davvero che ad attenderla ci sia la felicità, mentre per Nolan continua la crociata della vendetta, per il tempo che vorrà.
Ho amato questo finale, perchè è un finale "giusto", dove le cicatrici rimangono visibili, ma il lieto fine ti lascia il sorriso e un vago senso di tristezza.