«C’era una volta un uomo invisibile, che s’era stufato di non essere visto da nessuno. Non che fosse davvero invisibile. Il fatto era che la gente si era abituata a non vederlo. E se nessuno ti vede, esisti davvero?»
I libri in grado di appassionare così tanto che finisci di leggerli in un giorno sono abbastanza rari:
Sette minuti dopo la mezzanotte appartiene a questa tipologia di storie.
Titolo: Sette minuti dopo la mezzanotte
Titolo Originale: A Monster Call
Autore: Ness Patrick
Editore: Mondadori
Pagine: 222
Genere: scolastico, adolescenziale, slice of life
Prezzo: € 16.00
Trama: Conor non è un ragazzo come chiunque altro, non solo perchè la sua situazione familiare è molto complicata, ma anche perchè ogni notte fa un sogno, che non è un sogno, diverso da ogni altro sogno, in cui si presenta davanti a lui un mostro.
Il mostro appare sempre sette minuti dopo la mezzanotte. Proprio come fanno i mostri. Ma non è il mostro che Conor si aspettava. Il ragazzo si aspettava l'orribile incubo, quello che viene a trovarlo ogni notte da quando sua madre ha iniziato le cure mediche. Conor si aspettava l'entità fatta di tenebre, di vortici, di urla...
No. Questo mostro è un po' diverso. È un albero. Antico e selvaggio. Antico come una storia perduta. Selvaggio come una storia indomabile. E vuole da Conor la cosa più pericolosa di tutte... La verità.
Voto:
La mia opinione:
Sono facilmente influenzabile...? Non so. Ma ammetto di essermi interessanta a questo libro solo dopo aver visto il trailer del film che ne hanno tratto.
L'ho amato, semplicemente. Era da un po' che un libro non mi rapiva fino a questo punto.
Sette minuti dopo mezzanotte, in un sogno che non è un sogno, a Conor si presenta un mostro: un albero gigantesco, con mani, artigli, zanne e occhi, un mostro che non è veramente spaventoso, ma antico, maestoso, saggio e incredibile. Un mostro fatto di albero di tasso e il tasso è un albero che cura. Per questo il mostro si presenta dal bambino, per curare.
E si presenta per fare una delle cose più sconvolgenti e pericolose di tutte: raccontare storie. Le storie, dice lui, hanno un che di indocile, di selvaggio, che non può essere domato e continua a inseguirti anche dopo che è stato raccontato. Conor lo impara a sue spese.
Il mostro racconta al ragazzo tre storie, le storie delle altre volte in cui si è alzato ed ha camminato. Storie, queste, che hanno ben poco a che fare con le favole, in cui la realtà è ribaltata. Storie in cui non ci sono veri cattivi o veri eroi, storie in cui i buoni fanno cose orribili, in cui i cattivi sono nel giusto. Storie che sono come la vita, in cui ogni cosa è parte di una sfumatura invisibile e si perde in mille colori diversi, senza matenere mai una separazione netta.
Delicato eppure forte, meraviglioso come solo un libro allegorico può essere, "Sette minuti dopo mezzanotte" è una storia che parla di come un bambio impara a riconoscere la proprio rabbia, ad accettare i propri sentimenti negativi, per riuscire infine ad accettare di laciar andare la persona che ama più di tutte. Impossibile non adorare questo libro.