Ho pensato, visto il periodo, di scrivere un post sui miei metodi anti-stress preferiti: ecco la mia top three.
Quando sono stressata, triste, arrabbiata o quant'altro, uso come anti-stress il mio povero gatto.
Tabitha |
Ora, bisogna notare che i maine coon sono gatti davvero grandi, pazienti e.... molto morbidi! Praticamente la mia è un pupazzo gigantesco e peloso, ma ovviamente se la strapazzi troppo, anche coccolandola, dopo un po' si stufa. Fortunatamente, forse per la sua stazza, non è incline a tirare graffi, però inizia a miagolare e qualche morsichino lo da. Ammetto però che tende a ribellarsi poco, poverina.
Tornando al tema principale il gatto, almeno per me, funge da anti-stress vivente. Semplicemente mettermi sul divano con lei accanto e coccolarla mi rilassa. Dopo un po' lei si rigira e tenta di artigliarmi la mano per giocarci, perchè ha più voglia di giocare che di essere coccolata, ma a parte questo è un anti stress perfetto.
Varie ricerche hanno dimostrato che gli animali hanno un effetto "anti-stress" sulle persone. Esistono ricerche che parlano delle fusa dei gatti o della presenza dei cani in ufficio che alleviano anche solo indirettamente lo stress, con comportamenti naturali. Insomma, se lo stress avanza un'ottima soluzione è abbracciare il tuo cane o gatto. ;)
Un'altra cosa che mi aiuta molto ad accantonare qualunque sentimento negativo è la lettura.
Quando leggo, dopo che mi sono immersa, penso nel mio cervello scatti qualcosa che allontani qualunque altra emozione che non abbia a che fare con il libro che sto leggendo. Anche per questo, penso, preferisco le storie a lieto fine e quelle che hanno poco di tragico. Senza contare che quando il libro è scritto davvero, ma davvero bene, io mi immergo a tal punto da incavolarmi con i personaggi o essere felice per loro. Anche per questo preferisco di gran lunga i libri con una vena comica.
E' anche vero che leggere questi libri può essere controproducente in pubblico. Ad esempio stavo leggendo una scena assolutamente divertente di un libro di Lindsey Sands e sono scoppiata a ridere davanti a tutte le persone sedute accanto a me, che tra l'altro mi hanno guardato con aria vagamente preoccupata.
Questo è successo anche con "Cinquanta sbavature di Gigio" che ho letto sul treno, ridendo a crepapelle. Indubbiamente quando leggi qualcosa di simile è impossibile trattenersi dal ridere, ma le occhiatacce che mi guadagno di solito bastano a farmi momentaneamente chiudere il libro.
Lo stesso terapeutico effetto lo hanno anche le librerie, per cui passarci anche solo una mezz'ora mi procura una profonda sensazione di pace. Essenzialmente amo essere circondata da libri anche per questo camera mia è piena di mensole e librerie.
Una volta ho letto una scritta che diceva "Non puoi comprare la felicità, ma puoi comprare dei libri, che è quasi la stessa cosa". Per me in un certo senso è vero. =D
Anche qui, oltre al mio parere e alle mie fisse personali, esistono alcune ricerche sugli effetti beneficiaci della lettura. Ad esempio ricordo un breve articolo, su psicologia contemporanea, che parlava di come leggere un buon libro sia d'aiuto nei casi di depressione lieve.
Ultima cosa delle top-three rilassanti è il classico, ma sempre funzionante anche se non molto funzionale, bagno caldo! Io almeno una volta al mese tradisco la doccia per la mia bella vasca piena di acqua calda e profumata.
Va aggiunto che nella vasca, stando molto attenta a non bagnarlo, mi porto dietro un bel libro, quindi per me l'effetto è cumulativo! =D
Di solito evito di accendere candele, anche per via del libro, riempio la vasca di bagnoschiuma profumato alla vaniglia o alla lavanda o al bergamotto o al caffè o a qualunque altra pianta/fiore/essenza mi vada di essere avvolta. Di solito io ci rimango a mollo fino a che l'acqua non diventa fredda, allora capisco che è arrivato il momento di uscire.
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