Tantissimo tempo fa, tipo quando avevo dodici o quattordici anni, in un libro trovai una poesia bellissima che s'intitolava "Ti ricordi di me?". La poesia in questione non parla di amore o amicizia o altri temi simili, ma di qualcosa di molto più... particolare. Il "pettegolezzo". Leggendola mi è rimasta dentro e in tutti questi anni non l'ho mai dimenticata, non solo perchè è particolare, ma perchè ci sono dei punti che ritengo molto veri, altri che trovo semplicemente saggi.
Leggendola ora mi è venuto in mente il telefilm Gossip Girl. Tutti i personaggi non possono proteggersi dalle dicerie che la blogger mette in giro, perchè non ha volto né nome. Riporto qui la poesia e invito chi capita su questo post anche solo per caso a leggerla.
<<Mi chiamo pettegolezzo.
Non ho rispetto per la giustizia.
Posso menomare senza uccidere. Infrango i cuori e rovino le vite. Sono astuto, malizioso e guadagno forza con il passare del tempo.
Più vengo citato, più sono creduto.
Prospero a tutti i livelli della società.
Le mie vittime non hanno scampo. Non possono proteggersi da me perché sono senza volto e senza nome.
Rintracciarmi è impossibile. Più ci provi e più ti sfuggo.
Non sono amico di nessuno.
Se io infango un nome, non tornerà mai più come prima.
Rovescio i governi e rovino matrimoni. Distruggo carriere e provoco insonnie, mal di testa e indigestioni. Spando sospetti e genero afflizioni. Faccio in modo che gli innocenti piangano di notte. Persino il mio nome striscia come un serpente.
Mi chiamo PETTEGOLEZZO. Pettegolezzo d'ufficio, nei negozi, alle feste, al telefono. Creo titoli di testa e mal di testa. Ricorda prima di riportare ad altri una storia, di chiederti: è vera, è discreta, è necessaria?? Se no, non ripeterla ad altri. Taci.
Le grandi menti discutono di idee... le menti nella media discutono di eventi.. le menti frivole discutono di persone... Qual'è la tua?>>
Ann Landers
Proposto da Amanda Kurlan
In: Una tisana calda per l'anima adolescente, pag 255.
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